Smartphone ai bambini, sono molti i genitori che rispondono a questa richiesta e tanti altri che cercano di tardare la risposta.
Regalare lo smartphone ai bambini è il regalo giusto?
Non c’è una risposta univoca ma è possibile discuterne.
Esistono realtà scolastiche che ne vietano l’utilizzo.
Lo smartphone ai bambini è senz’altro una richiesta ma anche una necessità di chi sente la necessità di poter comunicare con loro in ogni momento.
Certo esistono fasce d’età più delicate rispetto alla questione dello smartphone ai bambini.
Avere un telefono personale equivale a una maggiore indipendenza, le prime uscite con gli amici e di conseguenza la gestione autonoma dei propri rapporti sociali.
In genere verso gli 11 anni e con il conseguente passaggio dalle scuole elementari alle medie si pone con più urgenza la questione dello smartphone ai bambini.
In Italia l’80% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni possiede uno smartphone personale.
Un principio d’imitazione, una necessità, un’abitudine.
Sull’età adatta a possedere uno smartphone il sito www.benesseredigitale.eu pubblica un documento scritto dall’Università Bicocca di Milano.
La ricerca si è occupata di indagare la percezione dei ragazzi dell’uso problematico dello smartphone, la loro competenza digitale e il grado di soddisfazione generale per la propria vita.
Il campione ha compreso 3.600 ragazzi delle scuole superiori di II grado nel milanese.
Tra le domande era presente il quesito sull’età in cui hanno ricevuto il primo smartphone.
Il dato interessante riguarda il rischio di dipendenza che un adolescente può sviluppare rispetto al telefono cellulare in relazione all’età in cui ha ricevuto il primo smartphone.
Più si abbassa l’età del primo cellulare e più si rileva un rischio maggiore di dipendenza dallo stesso.
La letteratura scientifica citata dai ricercatori osserva che ad un uso intenso dello smartphone si associano una peggiore qualità del sonno, minori capacità di concentrazione, peggiori relazioni interpersonali.
Inoltre, il tempo passato sullo smartphone da parte degli studenti sembra essere associato negativamente ai loro risultati scolastici, soprattutto prendendo in considerazione l’uso durante le ore scolastiche.
Inoltre, il divieto dell’uso di questo strumento a scuola sembra portare sperimentalmente a miglioramenti nelle performance, specialmente tra gli studenti con maggiori difficoltà.
Il problema dello smartphone ai bambini è legato, invece, a ciò che definiamo come principio di realtà.
A parlarne è il pedagogista Alberto Pellai nel suo libro “Vietato ai minori di 14 anni. Sai davvero quando è il momento giusto per dare lo smartphone ai tuoi figli?” (De Agostini, pp. 248, 12.90 euro)
Lo smartphone ai bambini, secondo Pellai, è uno strumento pericoloso perché altera la percezione del tempo e li allontana dalla realtà.
Il libro è stato scritto a quattro mani con la moglie Barbara Tamborini, senza l’intento di demonizzare uno strumento utile e intelligente, ma rilevando come possa interferire sullo sviluppo della mente e come non sia lo strumento più adatto a rispondere alle esigenze dei bambini, interferendo con le loro relazioni emotive.
Leggi anche: Phubbing se lo smartphone esclude