Giocattoli inclusivi: dai Lego alla Barbie ipoacusica
La creazione di giocattoli inclusivi non rappresenta soltanto attenzione alle diverse caratterizzazioni personali e di genere, ma si traduce anche, in una rappresentazione realistica della società e di chi la vive.
Già nel 2015 la campagna di giocattoli inclusivi #ToyLikeMe, promossa dalla giornalista inglese Rebecca Atkinson e altri genitori, si poneva l’obiettivo di sensibilizzare il mondo dei giochi per bambini sull’importanza di dare vita a giocattoli inclusivi che tenessero conto dei circa 150 milioni di bambini in condizione di disabilità.
Partita dai Social e divenuta poi virale, la campagna diede inizio a una vera collaborazione con l’industria del giocattolo e la creazione delle Makies Dolls, primi esempi di giocattoli inclusivi che vedevano la creazione di bambole con apparecchi acustici e con bastoni per ipovedenti.
Risale al 2016, invece, sempre grazie alla campagna #ToyLikeMe, il modello Lego di un personaggio dei giochi sulla sedia a rotelle, per poi proseguire con la creazione dei Braille Bricks, kit di mattoncini con numeri e alfabeto in Braille per bambini con problemi di vista.
Arriviamo all’oggi e all’immissione sul mercato della Barbie con l’apparecchio acustico.
La Barbie con protesi acustica, annunciata ieri dal brand, rientra nella linea Barbie Fashionistas e riflette a misura di bambola le persone che vivono la disabilità della perdita dell’udito.
Il gioco è l’attività principale dei bambini con la funzione pedagogica di preparare i piccoli al futuro, allo sviluppo di empatia e socialità.
Una ricerca dell’Università di Cardiff per il marchio Barbie scrive: “Lo studio ha monitorato l’attività cerebrale nei bambini di età compresa tra 4-8 anni mentre giocavano con una varietà di bambole e playset Barbie.
Il gioco con le bambole attiva aree del cervello che consentono ai bambini di sviluppare capacità sociali come l’empatia.
L’attivazione cerebrale che sviluppa l’empatia si manifesta persino quando i bambini giocano con le bambole in modo autonomo.
Quando i bambini giocano con le bambole, utilizzano un linguaggio maggiormente incentrato sui pensieri e sulle emozioni degli altri.
Questo permette loro di esercitare le abilità sociali che possono utilizzare quando interagiscono con le persone nel mondo reale”.
I giocattoli inclusivi, alla luce dello sviluppo sociale dei bambini, consentono ai bambini di confrontarsi e conoscere la diversità, rispettandola, interagendoci.
La Barbie con l’apparecchio acustico sarà sul mercato dal luglio 2022, ma non è sola, quest’anno, infatti, nascerà anche Ken con vitiligine e una Barbie con protesi alla gamba.
Giocattoli inclusivi, quindi, che possono attivare certo autorappresentazione ma anche e soprattutto confronto, per imparare a conoscere lo spettacolo del mondo in tutte le sue singolarità.
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