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Orti urbani. Il decalogo Coldiretti

Gli orti urbani sono una realtà in forte crescita nel territorio italiano.

Ne conosciamo diverse identità: dall’orto portatile in ufficio a quello verticale, e poi ancora l’orto ecologico quando riutilizziamo materiali fino a quello rialzato.

Regola comune: piantare frutta e ortaggi.

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Agli orti urbani anche Coldiretti dedica un piccolo approfondimento spiegando come realizzare un orto non costi molto rispetto ai tanti benefici di cui possiamo usufruire.

La spesa complessiva per gli orti urbani si aggira intorno ai 250 euro, parliamo di una spesa per un 20 metri quadri, comprensiva di terriccio, concime, vasi e sementi oppure piantine.

Aumentano gli spazi dedicati agli orti urbani capaci di abbellire le città ma anche di aiutare la diminuzione dello smog.

Spazi privati ma anche spazi pubblici, che stando a un’indagine Coldiretti di qualche anno fa, registrava una crescita del 36,4% nelle città capoluogo italiane con oltre 1,9 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale.

Da Sud a Nord c’è voglia di verde, e non solo per fare attività all’aperto ma anche per ritrovare i ritmi della natura, della sua stagionalità e poter cibarsi di ciò che siamo in grado di produrre.

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A Napoli gli spazi comunali degli hobby farmers sono aumentati di 13 volte arrivando a oltre 116mila metri quadrati o a Milano che ha registrato una crescita dell’86,8% sfiorando i 74mila metri quadrati, mentre Torino segna un aumento del 20% arrivando a 60mila metri quadrati contro i 67mila metri quadrati di Verona cresciuta del 12,6%.

“Ma il record nazionale assoluto per la disponibilità di spazi per appassionati della zappa – sottolinea la Coldiretti – spetta a Bologna con 165.843 metri quadrati, ma con una crescita più contenuta del 5,8% in cinque anni rispetto ad altre città italiane. Fra le grandi metropoli del sud, se si esclude Napoli, Palermo è invece stabile a 30 mila metri quadrati mentre a Roma si superano i 20 mila metri quadrati”.

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Il decalogo per gli orti urbani Coldiretti

1) Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati.

2) Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.

3) Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

4) Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

5) Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

6) Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

7) Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante.

8) Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;

9) Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive.

10) Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

 

Leggi anche: Il piacere dell’orto anche in balcone

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