Mercato del junk food e Social
Il mercato del junk food, il cibo spazzatura, stando a un’indagine australiana, trova sui canali dei Social Network, una nuova strada, come riferiscono gli esperti, insidiosa in quanto non esplicita.
Gli utenti dei Social, infatti, nel dettaglio su TikTok, sono spesso chiamati a partecipare a sfide che includono uso e consumo del cibo spazzatura, incrementando il mercato del junk food.
Tra le cause maggiori dell’obesità infantile, il mercato del junk food conosce una nuova via d’espansione e pubblicità, grazie a influencer e Social che si fanno suoi ambasciatori.
Nel mirino gli under 18.
A tal proposito la ricerca dell’Università di Canberra ha preso in esame la visione di più di 500 video rilevando proprio l’utilizzo di molti prodotti poco salutari e dannosi per la salute, fossero oggetto di sfide social.
“Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia identificato un’esigenza critica di strumenti efficaci, etici e adattivi per monitorare la pubblicità malsana nei confronti dei bambini, attualmente non esistono strumenti di questo tipo.
Ciò è in gran parte dovuto al compito altamente complesso ed eticamente sensibile di raccogliere dati dai bambini durante la loro vita quotidiana” scrive il team di Deakin.
Dati australiani registrano un’impennata dei casi di obesità, il 67% degli adulti.
Una condizione patologica l’obesità, che dovrebbe ragguardare le autorità e far porre loro attenzione su nuove misure in materia di pubblicità del cibo spazzatura e cercare di sensibilizzare sul già ampio mercato del junk food.
Promotore di misure più restrittive per il mercato del junk food, la National Obesity Strategy, che propone un’imposizione di un giro di vite sulla pubblicità del cibo spazzatura, in particolare per le fasce d’età più a rischio e fragili.
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