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Iperidrosi: nuove cure per chi suda troppo

L’iperidrosi (la sudorazione eccessiva) è una condizione patologica che interessa il 3% della popolazione generale, senza distinzioni di genere.

I dati sull’iperidrosi però, potrebbero essere imprecisi a causa del silenzio che avvolge la patologia.

Se è vero che circa il 50% dei soggetti con iperidrosi non si rivolge a uno specialista, d’altro canto c’è senz’altro una mancata consapevolezza sulla patologia, i suoi esiti sociali e le possibilità di cure, per cui viene trattata come un problema estetico.

sentobene gocce auricolari

Sono queste alcune ragioni che sottendono la campagna Sidemast (guarda il video qui)Non cambiare vestito, cambia soluzione” realizzata con il contributo incondizionato di Cantabria Labs Difa Cooper e il patrocinio di SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse.

L’iperidrosi ha un impatto sulla quotidianità notevole, scrive Sidemast: “l’iperidrosi impatta pesantemente sulla qualità della vita delle persone colpite inducendole ad esempio a cambiamenti comportamentali (indossano solo abiti o scarpe particolari, fanno la doccia più volte al giorno, portano un cambio di vestiti al lavoro, all’università o a scuola, o hanno sempre un asciugamano in tasca) oppure a mettere in atto “strategie di evitamento” (come stringere la mano ad altre persone o evitarne il più possibile il contatto).

iperidrosi

E così quanti sono affetti da iperidrosi iniziano o concludono la giornata avendo come pensiero costante e angosciante la propria sudorazione”.

La sudorazione di per sé, non è un meccanismo di cui aver timore: essa regola la temperatura corporea e refrigera l’organismo.

Quando preoccuparsi?

La sudorazione eccessiva, l’iperidrosi, vede attivarsi il meccanismo della sudorazione anche quando il corpo non deve essere affatto raffreddato: la quantità di sudore prodotto può quindi variare e gli effetti che produce variano anch’essi, da bagnare leggermente alcune aree del corpo fino a indurre un vero e proprio gocciolamento che scorre sulla pelle.

L’armamentario dei dermatologi oggi si avvale di una nuova opportunità terapeutica. “Quest’anno – spiega Anna Campanati, Professore Associato presso la Clinica Dermatologica dell’Università Politecnica delle Marche – è stato registrato il primo farmaco anticolinergico in crema che fa sperare in una vera rivoluzione nel trattamento dell’iperidrosi primaria ascellare. L’anticolinergico agisce prevalentemente sui recettori presenti a livello delle ghiandole sudoripare bloccando l’azione dell’acetilcolina, neurotrasmettitore che stimola la secrezione del sudore.

Anche l’impatto positivo sulla qualità della vita è notevole – conclude la Prof. Campanati – e i risultati fino ad ora ci dicono che la stragrande maggioranza dei pazienti trattati ha dichiarato che la loro vita è cambiata in meglio”.

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