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Rotolarsi nel fango? Fa bene … fangoterapia: tutti i benefici

La fangoterapia è un trattamento del tutto naturale che, ciononostante necessita di una piccola guida medica per evitare problemi e godere appieno di tutti i benefici.

Essa va effettuata a stomaco vuoto perché faccia effetto pienamente e con una durata che varia da un minimo di 15 minuti a un massimo di 30.

Questa mescolanza di fango e acqua termale ha un’azione di stimolazione metabolica, ci dice Giuseppe Di Lorenzo, medico termale della struttura “Stufe di Nerone”, “nonché antinfiammatoria e analgesica ottima per “curare” la fibromialgia per esempio”.

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Il fango “maturato” nelle fangaie a disposizione delle Stufe di Nerone si stabilizza in una durata di 12 mesi ed è dato dalla mescolanza di argilla ed acqua salso-bromo-iodica-solfato-alcalino-terrosa.

Azione decontratturante capace di sciogliere cioè le contratture muscolari e stimolazione vascolare poiché favorisce l’azione del sangue nell’area in cui viene applicato il fango, rilasciando un benessere generale all’organismo– continua Di Lorenzo.

Il fango maturo applicato sull’epidermide contrasta i danni dei radicali liberi, che l’esposizione ad agenti irritanti può provocare, parliamo del sole, ma anche l’inquinamento, con un’azione anti age. Aumentando la capacità di idratazione della pelle il fango la rende più luminosa e tonica.  Riesce, inoltre, a potenziare la sintesi di collagene, moderando una vera e propria   rigenerazione cellulare. La fangoterapia è indicata per curare, in primo luogo patologie artroreumatiche, quali reumatismi infiammatori cronici (artrite reumatoide, gotta, artropatia psoriasica, spondilite anchilosante), periatrite, fibromialgia, sindrome del tunnel carpale, osteoporosi post menopausale e senile, contratture muscolari e miopatie.

La seduta del paziente si conclude con un bagno o una doccia con acqua salso-bromo-iodica-solfato-alcalino-terrosa alla temperatura di 37-38°C, successivamente il paziente, opportunamente coperto, soggiorna per 30 minuti in una cabina. Durante questa fase della terapia, detta “reazione sudorale”, continuano i processi biologici indotti dall’applicazione del fango, gli adattamenti delle funzioni corporee allo stress e l’azione terapeutica complessiva del fango. Ci spiega il dott.re Di Lorenzo

Un ciclo di fangoterapia comprende dalle 12 alle 15 applicazioni a cadenza giornaliera con un giorno di riposo ogni 5-6 sedute, essa deve essere effettuata a stomaco vuoto.

Le cure, ad ogni modo, vengono effettuate sotto il controllo di un medico e di personale specializzato.

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