A pochi giorni dall’evento che ha provocato gravi danni all’udito per uno scoppio di un petardo ad un medico del pronto soccorso. Un nuovo caso di aggressione agli operatori sanitari, questa volta è stata sequestrata un’ambulanza.
E’ accaduto a Napoli nel tardo pomeriggio di domenica, l’equipaggio e l’ambulanza durante il servizio di soccorso sono stati sequestrati da un gruppo di sedicenni.
Dalla postazione che si trovava all’ospedale Loreto Mare dopo aver accompagnato un paziente in attesa di cure, in una frazione di pochi istanti il medico e i paramedici della squadra sono stati circondati da un gruppo di ragazzi provenienti dal vicino rione che con modi aggressivi e minacciosi hanno preteso che l’intero staff salisse sul retro dell’ambulanza.
Un paio di ragazzi poi si sono messi alla guida del mezzo diretti a soccorrere un loro amico che dicevano fosse ferito.
Giunti sul posto lo staff sequestrato sarebbe stato accolto in modo minaccioso da altri giovani ancora più aggressivi e hanno trovato un sedicenne la quale diagnosi, una lieve distorsione al ginocchio, non era necessaria nemmeno il ricovero in ospedale.
Una gravità inaudita , questa volta il direttore generale dell’ ASL Napoli 1 , Ciro Verdoliva, fa sapere che l’ASL procederà con la massima priorità nelle procedure per l’installazione di sistemi di videoregistrazione a bordo delle ambulanze e anche gli operatori saranno dotati di telecamere nel loro equipaggiamento.
Sull’aggressione al Loreto Mare interviene anche il presidente provinciale della Croce Rossa «Già un anno e mezzo fa ci fu un episodio analogo. Ora basta. Occorrono indagini rapide e pene certe».
Un fatto gravissimo che non giova alla già esasperata situazione che in questi giorni ha visto coinvolta la sanità campana.