Il premio Pulitzer Jared Diamond, biologo e antropologo, sostiene la campagna Wwf perché si bandiscano i mercati selvatici, i wet market, in Cina.
“Dopo la Sars, hanno spianato la strada al Covid 19” dichiara in una video intervista con il direttore di Conservazione del WWF Isabella Pratesi.
L’autore di “Armi acciaio e malattie”, Jared Diamond, aveva divulgato una narrazione del tutto nuova delle epidemie, rintracciando cause e ragioni della loro diffusione.
Nei suoi libri, “Il mondo fino a ieri”, Diamond, come pure in“Crisi” e “Collasso”, ci narra delle società in rinascita o in morte, in fine.
Rimaneva, nei suoi scritti, però, il rapporto “irrisolto” con il mondo naturale e con le specie che abitano il pianeta, intravedendo nel periodo che stiamo vivendo un evento emblematico ma anche un potenziale importante per attivare un cambiamento globale.
(Leggi anche:https://www.salutebuongiorno.it/2020/04/ama-la-natura-come-te-stesso/ )
Così come rilascia in un’intervista al “Corriere della Sera”, in cui rimarca la possibilità di una nuova cooperazione, lontana dai singoli interessi nazionali ma aperta verso una nuova identità sovranazionale.
“Ora, ciò di cui abbiamo bisogno contro il Coronavirus è uno sforzo mondiale”.
Questo virus potrebbe costruire una nuova identità perché rappresenta una lotta globale contro un nemico comune.
“La crisi non può essere risolta dai Paesi separatamente. Se anche l’Italia e la Spagna e il Regno Unito e gli Stati Uniti risolvessero il “loro” problema con il virus, ma il virus continuasse a esistere in Grecia o nello Zambia, il mondo intero s’infetterebbe da capo”.
Com’è diventata pandemia?
Diamond parte dalla Sars:
“L’epidemia da Coronavirus non si sarebbe mai diffusa se 17 anni fa, dopo la Sars, i cinesi avessero chiuso i mercati di animali selvatici vivi.”
L’errore dell’oggi è, invece, rintracciabile per Diamond, nel non aver bloccato subito gli incontri tra le persone.
“Trump – prosegue Diamond- ha pensato all’inizio che l’epidemia non fosse così grave, e noi americani non abbiamo da subito attuato un distanziamento fisico.
Il secondo errore è continuare a mettere in atto comportamenti che favoriscono la diffusione delle malattie trasmesse dagli animali selvatici all’uomo”.
I mercati poi chiusi, lasciano, infatti, aperta la strada di trasmissione a causa del commercio illegale di animali per la medicina tradizionale.
“Se questo traffico rimarrà aperto continuerà la diffusione di malattie dagli animali all’uomo”.
Malattie che possono generare profonde crisi delle società umane.
“Due esempi famosi sono la peste, che in Europa medioevale ha ucciso dal 30 al 40% della popolazione, ma anche l’arrivo degli spagnoli in Messico: gli Aztechi e gli Inca furono sterminati grazie alla diffusione di malattie come il vaiolo e il morbillo portati dai conquistadores spagnoli. Anche negli Stati Uniti vaiolo e morbillo hanno ucciso il 90% dei pellerossa”.
“Sarebbe importante uscire da questa tragedia con una coscienza più consapevole del nostro rapporto con il Pianeta. Noi esseri umani, gli animali e le piante siamo tutti sulla stessa barca, la barca del Pianeta.
Se la barca non sarà sostenibile per le piante e gli animali, non sarà sostenibile per noi umani. O noi tutti sopravviviamo insieme o noi tutti cadiamo nell’abisso insieme.
Sta a noi la scelta”.