La lavanda è una pianta originaria del bacino mediterraneo poi coltivata e utilizzata in tutto il mondo.
Deve il suo nome alla cultura antica greca prima e poi romana, per il suo impiego nei bagni termali per profumare l’acqua.
In particolare, la cultura antica romana attribuiva a questa pianta forti proprietà purificanti e, sotto forma di decotti e infusi, la si utilizzava per la cura e la depurazione di pelle e capelli.
L’olio essenziale di lavanda veniva usato, invece, già dagli antichi egizi per la pratica della mummificazione.
Durante l’età medievale, invece, era usanza agitare fiori di lavanda per le strade perché si scacciassero gli spiriti maligni.
Oggi sappiamo che i principi attivi della lavanda hanno un’azione sedativa e calmante sul sistema nervoso.
Nel dettaglio, l’infuso dei fiori di lavanda, viene usato per calmare stati d’agitazione, stress, insonnia e nervosismo.
Note le sue proprietà antisettiche per cui questa pianta viene utilizzata per la detersione dei pavimenti e della casa, in generale.
Si narra, in maniera quasi leggendaria, che i guantai di Grasse, la città francese dell’industria di profumi, la usassero in forma d’olio per profumare la loro merce e rendersi immuni dalla peste.
Simbolo della Provenza tutta, la lavanda viene coltivata in ciascun suo distretto, questa pianta, tuttora se ne predilige questo impiego, veniva usata nell’800 per profumare il bucato e per tenere lontano germi e pidocchi.
Il suo odore intenso e gradevole basta a trasmettere una sensazione di benessere e serenità eppure, vanta innumerevoli impieghi.
Spicca tra tutti il suo impiego per trattare la pelle grassa e l’acne, dato che riesce a riequilibrare la secrezione sebacea contrastando i batteri dell’infezione da acne.
In questo caso specifico, se ne usa l’olio, che si consiglia di applicare sulle zone arrossate dall’acne.
In casi più severi di infezione si consiglia di mescolare l’olio di lavanda a una crema d’aloe e spalmarla sulla pelle prima di dormire, lasciandola agire tutta la notte.
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