Società e Cultura

UnMask: giù la maschera

Ad andare a ritroso nel tempo si corre il rischio di imbattersi nei paradossi della memoria e dell’immaginazione.

Non è il beckettiano Ultimo Nastro di Krapp, né una riflessione sul rapporto tra l’uomo e il tempo.

Si tratta , piuttosto, di un’ipotesi di prodotto, studiata circa 5 anni fa dai designers Simone Rebaudengo e Paul Adams che hanno esplorato strumenti di una tecnologia al servizio delle società.

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Visto il tempo in cui è stato realizzato il progetto, si trattava, forse, dell’immaginare una società distopica.

Parliamo di UnMask cioè di una maschera che interpreta, a volto coperto, le emozioni personali.

L’idea nacque nel 2015 osservando le popolazioni asiatiche.

È abbastanza comune in Giappone e Cina incontrare per strada persone dal volto coperto da una mascherina anti smog.

In altri casi, soprattutto in Giappone, le donne, con questo dispositivo di protezione, nascondono il trucco disfatto di fine giornata.

La maschera UnMask nasce  dalla collaborazione con Xinchejian, il primo hackerspace cinese fondato nel 2010.

È una mascherina in grado di svelare le emozioni nascoste, facilitando la comunicazione degli stati d’animo di chi la indossa.

Questo sistema protettivo è, infatti, dotato di una mini struttura tecnologica capace di riconoscere le espressioni facciali replicandole sul display a LED.

UnMask comunica a tutti le emozioni espresse dal viso dal display.
Dopo un’iniziale fase di sperimentazione è stato subito evidente come il prodotto fosse in grado di modificare l’interazione con gli altri e con l’ambiente, attraverso scambi emozionali brevi, casuali.
Un ipotetico strumento per un ipotetico futuro.

I designers in collaborazione con l’hackerspace di Shanghai hanno soltanto provato a immaginare una soluzione per comunicare con chi nasconde il viso dietro una maschera.

UnMask è un prodotto realizzato con una normale mascherina di protezione 3M a cui è stato applicato un sensore LDR con LED interno che permette di rilevare diverse espressioni della bocca.

Grazie a un Arduino personalizzato e una matrice di LED la maschera comunica il sorriso, la sorpresa, espressioni neutre e il bacio.

L’animo umano gode di innumerevoli sfaccettature e questa invenzione può essere interpretata come un piccolo “gioco di società”.

(Leggi anche https://www.salutebuongiorno.it/2020/03/stress-ed-emozioni-imparare-a-gestirle/ )

Ciononostante, i due ideatori si riservavano di riuscire a rilevare altre emozioni e quindi altre espressioni.

Il video su Vimeo: https://vimeo.com/113076510

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