Emoticon, smiley o semplicemente faccine sono entrati nella nostra comunicazione con le chat.
L’uso delle emoticon riesce, in altre parole, a modificare la percezione che gli altri hanno di noi, influenzare la nostra rete sociale.
Una ricerca pubblicata da Trends in Cognitive Science rileva l’importanza delle emoticon nella nostra socialità.
Secondo la cyberpsicologia, infatti, questo tipo di comunicazione è in grado di fornire indicazioni sulla nostra personalità.
L’interazione sociale, in altri termini, si caratterizza, attraverso le emoticon, per l’utilizzo di codici non verbali che ci aiutano, in un certo senso, a esplicitare emozioni e contenuti emozionali.
Le nostre relazioni faccia a faccia, come anche le video chiamate, si avvalgono della gestualità o delle espressioni facciali.
Nello scrivere, tutto il non detto viene nascosto dallo schermo , ma l’utilizzo delle emoticon può svolgere una funzione molto simile.
Le emoticon, in pratica, vanno a creare un linguaggio che in qualche suo modo specifico, si sostituisce alla comunicazione non verbale.
Insomma usiamo le emoticon per valorizzare le nostri espressioni emotive, qualcosa che associamo alla gestualità, ma che prende vigore nella sfera dello scritto.
Scrivono i ricercatori: “Viviamo in una società digitale che offre una serie di opportunità per l’interazione virtuale. Di conseguenza, gli emoji sono diventati popolari per chiarire la comunicazione online.
Ciò rappresenta un’opportunità entusiasmante per gli psicologi, poiché questi comportamenti prolifici online possono essere utilizzati per aiutare a rivelare qualcosa di unico sul comportamento umano contemporaneo”.
In pratica, i sistemi di messaggistica sono diventati oggetto di studio, non solo riguardo determinate fasce d’età ma per tutti.
Emoticon e faccine, secondo i ricercatori, sarebbe legati, infatti, più alla personalità che all’età.
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