Alimentazione

Voglia di fragole. Il frutto rosso che aiuta la memoria

Le fragole, ricche di vitamine e antiossidanti, rafforzano il sistema immunitario e contrastano l’invecchiamento della pelle, ma non solo.

Uno studio pubblicato dalla Nutrition Foundation of Italy rileva come le fragole insieme ai mirtilli(https://www.salutebuongiorno.it/2020/04/mirtillo-un-antidepressivo-naturale/), riescano a contrastare il declino cognitivo spesso correlato con l’avanzare dell’età.

Lo studio si è concentrato su un largo campione di donne della Nurses’Health Study, reclutando dal 1980 al 2001 donne di età maggiore dei 70 anni.

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Dalla ricerca si evince che consumi più elevati di mirtilli e di fragole hanno consentito di ritardare il declino cognitivo mediamente di 1,5-2,5 anni.

Stratificando i risultati in base alle diverse categorie di flavonoidi, emerge, inoltre, che l’apporto di antocianidine e di flavonoidi totali si associa ad un più lento declino cognitivo.

Le fragole contengono la fisetina, una molecola che riesce a preservare i neuroni, allontanando i rischi di perdita di memoria e demenze.

Ipocaloriche e nutrienti, le fragole rafforzano le barriere del sistema immunitario oltre che rappresentare un valido aiuto contro l’invecchiamento della pelle.

Battezzata “Cibo delle fate” da Shakespeare, la fragola vanta una sua mitologia, infatti, il mito vuole che nascesse dal pianto di Venere per il suo Adone.

Le lacrime della dea divennero, allora, frutti piccini dal colore e dalla forma del cuore.

Le fragole che crescono spontaneamente e quelle biologiche, non hanno dimensioni molto grandi a differenza di quelle Hi-Tech.

Le coltivazioni intensive e destagionalizzate producono frutti gonfi e rossi, un assemblaggio chimico che non gode delle proprietà fin qui citate.

Attenzione anche all’alimentazione dei bambini.

Le fragole rientrano in una serie di alimenti sconsigliata sotto l’anno di età per il rischio di allergie, come prurito o orticaria.

Il consiglio è quello di offrirle ai bambini in quantità ridotte e aspettare un paio di giorni per valutare possibili sintomi allergici.

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