I fichi, tipici del periodo settembrino, sono frutti dalle antiche radici storiche, affondano, infatti, nell’antica Asia Minore, regione dalla quale poi furono esportati nel Mediterraneo dove il clima mite e temperato li accolse favorevolmente.
Il mito li lega alla leggendaria cesta dei fratelli Romolo e Remo e alla fondazione di Roma, la cesta, infatti, dopo aver attraversato il Tevere si trascinò sotto un albero di fico, fatto che rese questi frutti sacri ai sacerdoti romani.
Ficus Carica, questo il suo nome registrato dalla botanica, è una pianta che si collega a una viva tradizione culturale globale, laddove, anche buddisti e induisti la riconoscono come simbolo di conoscenza e prosperità.
I frutti della pianta di fico sono ricchi di potassio, ferro e calcio oltre che zuccheri e vitamine.
Nonostante l’alto valore nutritivo, risultano molto digeribili a causa della presenza di enzimi e mucillagini che ne favoriscono assorbimento e digestione.
Per ogni 100 grammi di fichi freschi si contano 70 calorie, possiamo mangiarne quindi, a patto che non si abbiano problemi di diabete, in questo caso si sconsigliano vivamente.
Molto noto è il fico secco, in questo caso il valore calorico varia e non di poco, dato che si contano circa 250 calorie per ogni 100 grammi, in altre parole, bene mangiarlo fresco finché è di stagione soprattutto se si segue una dieta a basso contenuto calorico.
I fichi secchi sono consigliati per la stagione invernale proprio per il carico di energia che essi contengono e grazie al loro potere remineralizzante per le ossa oltre che anti anemico.
Il fico potrebbe essere un’ottima opzione di spuntino per le donne in gravidanza grazie al controllo che questo frutto esegue sulla pressione, poveri di sodio, infatti, sono consigliati agli ipertesi.
Vanta proprietà antiossidanti, possiamo nutrirci di fichi in diverse soluzioni, dalla bevanda a gocce.
Per chi soffre di infiammazioni digestive, infatti, si presta, sotto forma di bevanda calda, a lenire questo tipo di disturbo oltre che ottimo rimedio per infiammazioni respiratorie e cutanee.
La bevanda si prepara con tre fichi freschi fatti sobbollire in mezzo litro d’acqua arricchita di una foglia di alloro e scorza di limone. Una volta cotto si filtra e, se si vuole, lo si può addolcire con il miele.
L’estratto di fico, invece, in gocce si consiglia a chi soffre di coliti e dolori intestinali.
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