Società e Cultura

Eponimi clinici e favole

Gli eponimi clinici devono spesso il loro nome ad alcune fiabe per bambini.

Il rapporto tra fiabe e psiche è stato a lungo studiato, basti pensare alle opere di Marie-Louise von Franz nelle quali l’autrice indaga su come i personaggi favolistici rappresentino archetipi e siano espressione di veri e propri processi psichici.

“Il dizionario degli eponimi clinici” è un libro di Rizzi-Benagiano – Ribatti -Vacca, edito da Stilo editore, che si occupa, invece, di descrivere la sindrome che prende il nome da una favola col fine di aiutare nella descrizione generale di un paziente e della patologia di cui soffre.

sentobene gocce auricolari

In greco antico la parola epónymos risulta composta dalla particella epí che vuol dire “sopra” e il termine ónoma che vuol dire “nome”.eponimi clinici

Tra gli eponimi clinici più noti, c’è senz’altro la Sindrome di Peter Pan, dall’omonima favola scritta dall’inglese James Matthew Barrie.

La sindrome di Peter Pan, indica il profilo psicologico di chi non riesce ad assumersi responsabilità nella vita affettiva adulta e tende a sfuggire dalle relazioni.

Una persona che rimane in un limbo esistenziale, quindi, da un lato inevitabilmente cresce dall’altro non segue i cambiamenti che la vita da adulto gli pone davanti, rintanandosi appunto in quella zona d’ombra individuale, senza realizzare obiettivi relazionali.

eponimi clinici

Seppur non rientri nella vera e propria nomenclatura psichiatrica, tra gli eponimi clinici annoveriamo la sindrome di Huckleberry Finn, dal celebre “Le avventure di Huckleberry Finn” di Mark Twain.

Il profilo psicologico che essa descrive è caratterizzato da una continua insoddisfazione e il senso di un vuoto interiore che spinge la persona a cercare perennemente un senso alla propria vita.

Si tratta, così come descrive “Il dizionario degli eponimi clinici”, di persone che non riescono a porre solide radici nel lavoro e negli affetti.

Tra gli eponimi clinici illustri, citiamo la sindrome di Alice, dal noto romanzo di di Lewis Carroll, matematico e scrittore, Alice nel paese delle meraviglie.

In questo caso parliamo di un disturbo della percezione visiva e un senso alterato della percezione del tempo.

eponimi clinici

La descrizione che realizza il libro Il Dizionario degli eponimi clinici, è molto vasta, dato che riesce a descrivere circa 800 profili psicologici.

 

Leggi anche: Sonno ed emozioni: un viaggio nella mente in compagnia della psichiatra Maria Rosaria Di Gregorio

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *