Vivere Meglio

Le vacanze come antidepressivi

Vacanze come antidepressivi naturali perché una prolungata pausa lavorativa innesca una serie di comportamenti virtuosi e comporta diversi benefici psicologici nonché fisici.

A parlare di vacanze come antidepressivi i risultati di uno studio di coorte apparso di recente sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity (Leggi qui la ricerca).

Vacanze come antidepressivi naturali in quanto, redistribuendo il carico di responsabilità quotidiano, quel che in altri termini definiamo come stress, le ore di riposo e attivando un diffuso vigore, che può tradursi anche in un potenziamento dell’attività fisica, svolgono una decisiva azione ritemprante.

eCommerce Farmad

vacanze come antidepressivi

E se in alcune regioni del mondo si concretizza l’ipotesi di accorciare la settimana lavorativa, il contributo che arriva dalla ricerca contemporanea può dirsi favorevole a questi provvedimenti.

Considerare le vacanze come antidepressivi naturali, apre la via a weekend lunghi e lunghi addii a sedentarietà e disturbi del sonno.

Lo scienziato Ty Ferguson ha guidato un monitoraggio lungo un anno (dal dicembre 2020 al dicembre 2021) effettuato su 308 adulti.

Grazie a un braccialetto dato in dotazione per lo studio, i partecipanti sono stati seguiti da un punto di vista sanitario, analizzando parametri vitali e attività fisica.

vacanze come antidepressivi

La ricerca che evidenzia il tratto delle vacanze come antidepressivi naturali, stabilisce che i soggetti in vacanza (vacanze di 12 giorni a intervalli di 4 mesi, 2-3 vacanze l’anno) guadagnavano il 4% di sonno e regolamentavano la loro attività fisica, riducendo la sedentarietà, che registrava un -5%.

Migliora l’umore, migliora la forma fisica e si lavora meglio al rientro.

Scrivono i ricercatori: “I cambiamenti post-vacanza sembrano persistere più a lungo dopo le attività ricreative all’aperto e le vacanze familiari/sociali rispetto alle vacanze di riposo e non di svago”.

Vacanze come antidepressivi, allora, a patto che si viva queste giornate nella natura, magari arricchendole di giochi all’aperto e strizzando l’occhio a una bella amaca tra gli alberi.

Leggi anche: Coltivare la gratitudine: “gracias a la vida”

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *