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Farina di grillo: dai biscotti allo strudel

La necessità di fonti proteiche alternative ha ricevuto un notevole interesse per gli alimenti a base di insetti, tra cui la farina di grillo.

Uno studio pubblicato recentemente su Science Direct ha valutato la sostituzione della farina di frumento nella ricetta standard dei biscotti con il 20% di farina di grillo (Acheta domesticus ), rilevando che rispetto ai biscotti standard, i biscotti al grillo non differivano nelle proprietà fisiche, ma differivano nel contenuto di proteine, fibre alimentari, ceneri e carboidrati. 

L’ indice glicemico stimato dei biscotti standard e quelli alla farina di grillo era rispettivamente di 49,28 e 47,84.

L’esigenza di valutare l’impiego industriale della farina di grillo nasce dal rapido aumento della popolazione mondiale.

farina di grillo

L’aumento della domanda di cibo sosterrà pratiche di raccolta insostenibili nel mondo, causando perdita di habitat, aumento dei gas serra, deforestazione e sovrapproduzione di alimenti per animali.

Nel gennaio 2018, il consumo e la vendita di alimenti a base di insetti tra gli stati membri dell’Unione Europea (UE) sono stati approvati dall’EFSA con il “Regolamento sui nuovi alimenti” (n. 2015/2283). 

Nell’agosto 2021, l’EFSA ha pubblicato la sua approvazione di sicurezza per il consumo di grilli congelati ed essiccati (Acheta domesticus).

I grilli contengono elevate quantità di proteine, aminoacidi essenziali, acidi grassi (acidi grassi ω-6 e acidi grassi ω-3), fibre alimentari (chitina e chitosano), vitamine (acido pantotenico, riboflavina, acido folico e biotina) e minerali (manganese, rame, magnesio, selenio, ferro, zinco e fosforo).

I grilli hanno mostrato effetti sulla salute antiossidanti, antipertensivi, antinfiammatori e antidiabetici a causa dei loro vari composti bioattivi e peptidi.

farina di grillo

In poche parole, la farina di grillo non comporta alcun rischio per la salute, tuttavia l’opinione pubblica italiana è in pieno dibattito.

L’opinione prevalente degli italiani si oppone all’impiego della farina di grillo, secondo un sondaggio Ixè/Coldiretti solo il 24% dei nostri connazionali è favorevole alla commercializzazione della farina di grilli, mentre il 54% è contrario.

Eppure in Alto Adige alcuni imprenditori sono entusiasti, così come riporta l’Efa: “Perché no?

Il gusto della farina di grillo è ottimo, con un leggero sentore di nocciola che ben si sposa con molti ingredienti, anche nei piatti più tradizionali.

Inoltre è molto nutriente, con oltre il 65% di proteine ​​complete, costituite da tutti e nove gli aminoacidi essenziali, tutti con meno grassi saturi e rispetto al colesterolo ad altri alimenti”, afferma la rappresentante degli agenti di commercio di Confesercenti Alto Adige, Monika Walch.

Leggi anche: Lo stile alimentare italiano: l’indagine Coop

 

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