Vivere Meglio

Coltivare il buonumore: il potenziale della risata

Le persone evidentemente differiscono sul meccanismo della risata, e coltivare il buonumore non conosce una regola comune che possa garantire a tutti il medesimo benessere e/o ilarità.

Tuttavia coltivare il buonumore può essere un obiettivo di molti, nonostante le esperienze di vita che ci differenziano, gli accadimenti che hanno caratterizzato la nostra percezione emotiva della realtà, l’educazione che abbiamo ricevuto.

In altre parole, coltivare il buonumore trae origine da alcuni principali regni d’influenza e si sviluppa anche considerando alcuni elementi che appartengono al presente e allo stato emotivo attuale.

eCommerce Farmad

Vale a dire, la propensione a percepire le cose come divertenti ha, secondo la psicologia contemporanea, un tangibile legame con lo stato d’animo che si impone come preponderante nel periodo di vita che viviamo.

Lo psicologo John Charles Simon, autore del libro Why We Laugh: A New Understanding” scrive come il tipo e la forza dei nostri stati d’animo – felice, depresso, frettoloso, triste, arrabbiato, ansioso, contento , sciocco, amoroso e così via – aiutano a dirigere la nostra attenzione su persone, situazioni, minacce o opportunità specifiche.

coltivare il buonumore

Il nostro umore ci permette di navigare meglio all’interno del nostro attuale ambiente fisico e sociale, preparando certe emozioni e sopprimendone altre.

Facilita il richiamo di informazioni rilevanti dalla memoria nella nostra coscienza, contribuendo a determinare il nostro potenziale corso d’azione.

Pertanto, l’umore influenza sia la nostra interpretazione delle cose che osserviamo sia la nostra reazione ad esse.

coltivare il buonumore

E se non è possibile redigere un decalogo su come coltivare il buonumore, è facile, invece, comprendere la radice del buonumore.

Sembrerà banale ricordarlo ma può apparire complicato coltivare il buonumore in una situazione di emergenza che ci stiamo trovando ad affrontare.

D’altro canto, però, coltivare il buonumore non si traduce in un sorriso costante sulle labbra.

Essere di buonumore, piuttosto, significa acquisire un mezzo per gestire le emozioni difficili per affrontare le situazioni negative con un approccio positivo.

Coltivare il buonumore è probabilmente legato all’abbraccio del cambiamento, come risorsa indispensabile per attingere al flusso dell’esistenza con consapevolezza ed equilibrio, un binomio che conduce, spesso, all’ottimismo.

 Leggi anche: Rotolarsi nel fango: una strategia del buon umore

 

 

 

 

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *