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Cos’è lo stress ossidativo e il ruolo dell’alimentazione

Lo stress ossidativo – squilibrio REDOX – è il complesso di alterazioni che si producono nei tessuti (cellule e macromolecole biologiche) se esposti a un eccesso di ossidanti.

Condizioni patologiche diverse si riconducono – così come divulgano i ricercatori di Nutrition Foundation of Italy in un documento (leggi documento qui) allo squilibrio tra antiossidanti (sostanze antiossidanti) e proossidanti, aprendo la ricerca scientifica a nuove evidenze perché l’organismo dell’uomo possa contrastare lo stress ossidativo e affrontare bene il processo naturale di invecchiamento.

L’alimentazione rappresenta uno degli strumenti che l’organismo ha a disposizione per favorire la sua capacità antiossidante.

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Un’alimentazione che riduca, quindi, lo stress ossidativo e che presenti alimenti che contengano composti antiossidanti come carotenoidi, i glucosinolati (rapa, verze, cavolo, rafano, barbaforte, cavoletti di Bruxelles, mostarda, senape) e i tocoferoli (che trovi in cereali, nelle noci e nelle verdure a foglia verde) e di minerali come lo zinco, il selenio e il calcio.

Un comportamento alimentare virtuoso non può prescindere anche dalla pratica regolare dell’esercizio fisico e dall’evitamento di eccessi quali, privazione del sonno e eccesso di alcol.

stress ossidativo

L’OBS – overall oxidative balance score – è una scala di misurazione utilizzata per valutare lo stress ossidativo e che esamina stile di vita e alimentazione valutando la presenza di fattori di squilibrio per l’organismo quali fumo, livello di attività fisica, indice di massa corporea, consumo di alcol, capacità antiossidante totale e tenore di polifenoli antiossidanti della dieta, apporto di vitamina C ed E, beta carotene, selenio, zinco, ferro.

stress ossidativo

Il documento citato, evidenzia come i risultati di uno studio spagnolo condotto su 18.000 adulti per una durata di venti anni, dimostrasse una forte correlazione tra OBS e la mortalità sia totale e sia per cause specifiche.

“La stratificazione della popolazione ha poi permesso di identificare i gruppi di popolazione per i quali sembra essere più rilevante l’effetto protettivo di un minore stress ossidativo: le donne, i soggetti più anziani e quelli privi di patologie croniche”.

Secondo gli autori la combinazione di astinenza dal fumo, basso consumo di alcol, attività fisica regolare e mantenimento dell’indice di massa corporea nella norma eserciterebbe un marcato effetto antiossidante, efficace nella prevenzione della morte prematura, “che potrebbe essere potenziato da un pattern alimentare ricco di composti ad azione, pure, di natura antiossidante”.

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