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Carovita e obesità: quanto costa stare a dieta?

Si rinnova l’attenzione sulla relazione che intercorre tra carovita e obesità a causa di un Report – Italian Barometer Obesity Report – secondo cui 25 milioni di italiani sono in forte sovrappeso.

carovita e obesità

Se è vero che dopo le feste pasquali si contano 16 milioni di persone che inizieranno una dieta alimentare di dimagrimento, d’altro canto assistiamo a un incremento dei prezzi anche del comparto alimentare.

Carovita e obesità sono in relazione allora?

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Il 12% della popolazione è in sovrappeso, ma si distribuisce in maniera significativa: al Sud, infatti, troviamo il 14% della popolazione rispetto al 10,5% del Nord-Ovest e del Centro.

Fattori culturali ma anche una difficoltà ad affrontare le spese alimentari mettono in una nuova relazione carovita e obesità.

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Quanto mi costa stare a dieta?

A risponderci è Federconsumatori Campania, il presidente il Dott.re Giovanni Berritto ci indica come il carovita metta in ginocchio le famiglie della Campania.

Se una dieta alimentare si struttura con alimenti quali pasta e pane integrali, pesce fresco e molta frutta, quanto i costi di questi alimenti incidono sulla nostra forma fisica e sulla nostra salute?

Parliamo delle materie prime– ci dice Berritto Presidente Federconsumatori Campania- e poniamo attenzione al prezzo del grano i cui costi di esportazione sono aumentati in modo esponenziale.

Noi notiamo in modo particolare che dietro questo paravento ci sia una fortissima speculazione che andrebbe vigilata e monitorata.

Una famiglia in media spende molto di più rispetto al dato inflazionistico.”

carovita e obesità

E se quindi, gli esperti della nutrizione ci suggeriscono di non ricorrere a diete “fai da te” in tutela della nostra salute e per riuscire davvero a perdere peso, d’altro canto è pur vero che siamo di fronte a qualche difficoltà in più che fa luce sul rapporto carovita e obesità.

“Sarebbe importante – continua Berritto – intervenire sul sistema di trasporto delle nostre materie di primo consumo, che avviene perlopiù su gomma, un trasporto, quindi, sensibile al costo del petrolio. Risente delle oscillazioni del petrolio e, quindi, non è un andamento lineare ma oscillatorio”.

Il nostro modello alimentare si sta trasformando in un modo per cui le persone più ricche potranno permettersi alimenti più costosi e salutari, mentre chi guadagna meno avrà problemi a mangiare sano e quindi, a mantenere il peso raccomandato?

“Sicuramente sì, sugli scaffali del supermercato abbiamo un’oscillazione dei prezzi della pasta, ad esempio, che arriva al 50%. Avremo una differenziazione sempre più forte tra chi può spendere e chi purtroppo ha una retribuzione che non gli permette una sana alimentazione” conclude Berritto.

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