Alimentazione

Zucchero di canna o bianco? Tra i due litiganti il miele…

Zucchero: di canna, integrale, mascobado, bianco e ultra fine.

Di fronte a questa estrema varietà di prodotti è naturale porsi delle domande, sia su quale sia la tipologia migliore sia quale sia più sano.

L’incremento degli ultimi anni del consumo di zucchero di canna ci pone di fronte a un falso mito quello secondo cui lo zucchero di canna sia meno raffinato e più sano.

Un falso mito perché se confrontiamo le proprietà nutrizionali dei due tipi di zucchero, quello di canna e quello bianco, notiamo una differenza irrilevante.

Se parliamo del processo di raffinazione, anche lo zucchero di canna affronta vari livelli di questo processo industriale con una variazione lieve ma vistosa per il colore.

I due prodotti citati sono costituiti dal 95% da saccarosio con un identico apporto calorico.

Nessuno scienziato al momento ha prove rilevanti sulla loro differenza.

Per quanto ne sappiamo finora esiste una variabile tra l’1% e il 5% che riguarda l’elemento della melassa, sostanza composta da sali minerali e fibre presente in percentuali basse.

Il dolcificante, sottovalutato, che apporta meno calorie e più energia è, invece, il miele.

Il paragone tra miele e zucchero mette in luce che il primo ha un potere dolcificante superiore al secondo, grazie alla presenza del fruttosio, che è circa il 30% più dolce del saccarosio.

A parità di peso, inoltre, è meno calorico (essenzialmente per il contenuto in acqua): 100 g di miele forniscono 320 calorie, 100 g di zucchero raffinato 392 calorie.

Il miele, rispetto allo zucchero, è più ricco di fruttosio, che funziona come “riserva” energetica, mentre il glucosio viene utilizzato subito.

Per questa ragione il miele è un alimento adatto a tutti, ma soprattutto agli sportivi (amatoriali o agonistici).

A completare le caratteristiche positive del miele va segnalata anche la sua notevole digeribilità.

La metabolizzazione degli zuccheri monosaccaridi (glucosio e fruttosio) avviene direttamente a livello epatico, e non richiede altri passaggi digestivi, già portati a termine dalle api, grazie agli enzimi aggiunti al nettare.

Non demonizziamo, quindi, lo zucchero bianco, forse a influenzare la scelta dello zucchero, è soltanto una questione di gusti personali.

Leggi anche: https://www.salutebuongiorno.it/2020/05/bee-alive-la-societa-delle-api-a-rischio/

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