Società e Cultura

People In Mind: l’arte e l’impegno sociale

Si è concluso ieri con la premiazione, il concorso “People In Mind”  indetto da Lundbeck Italia, che ha visto la partecipazione di 500 artisti di ogni età e provenienti da 19 regioni italiane.

Coinvolte nel progetto anche le associazioni del terzo settore, con una candidatura e giuria dedicate: presentati 20 progetti rivolti al reinserimento del paziente nella società e alla formazione e sostegno ai caregiver.

Perché People in mind?

Per coniugare salute mentale, arte e impegno sociale contro il pregiudizio, lo stigma.

“Le persone con disturbi mentali sono parte integrante del nostro tessuto sociale e offrono un importante contributo con il loro vissuto di emozione e creatività.

Potenzialità che invece spesso ignoriamo a causa di pregiudizi, diffidenza e scarsa conoscenza del disagio mentale.

Dichiara Tiziana Mele, AD di Lundbeck Italia.

L’arte aiuta ad affrontare il pregiudizio contro il disagio mentale, che la pandemia da COVID-19 sta contribuendo ad aumentare, con 150 mila casi nuovi attesi quest’anno solo di depressione, oltre a stati di ansia, insonnia e disturbi psichici più importanti.

Lo fa mettendo in luce la creatività, la forza, il coraggio, il talento, l’emozione, il desiderio di condivisione e perfino la spiritualità dei tanti che vivono, curano o assistono chi soffre di un disturbo mentale.

È sempre l’arte che unisce, da Nord a Sud del Paese, così come le 477 opere che hanno partecipato alla seconda edizione del concorso “People In Mind 2020”, voluto da Lundbeck Italia con il patrocinio del World Mental Health Day, dell’Ambasciata di Danimarca e delle principali Società Scientifiche e Associazioni che operano nel mondo della salute mentale.

L’iniziativa intende aiutare ad abbattere i muri psico-sociali e relazionali ancora esistenti attraverso le forme artistiche – pittura, disegno, fotografia, fumetto – ridando così dignità a chi è spesso guardato con diffidenza, sospetto, paura, pregiudizio.

Emozioni spesso urlate in silenzio, che traspaiono dalle opere dei loro autori: 203 quadri, 124 disegni, 113 fotografie, 37 fumetti.

L’arte non conosce così confini, discriminazione   e classi.

“People In Mind” ha inoltre aperto nel 2020 una candidatura per il terzo settore, per valorizzare l’impegno delle associazioni che quotidianamente operano sul territorio, mettendo al centro di ogni azione le persone con disturbi mentali e/o i loro cari.

 

 

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