Società e Cultura

I’mperfetta Project: la moda che cura

I’mperfetta Project è un’agenzia di modelle e una community che connette e dà visibilità a donne talentuose e straordinariamente “imperfette”.

Il confronto con I’mperfetta Project oggi, il giorno nazionale dei disturbi alimentari, sempre più numerosi e con sempre più precoci esordi.

Se è vero che i disturbi alimentari non riguardano esclusivamente le donne, è pur vero che i dati indicano il genere femminile come quello più colpito.

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55 milioni di persone nel mondo e oltre 3 milioni in Italia, pari a circa il 5% della popolazione: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia o bulimia.

I’mperfetta Project coinvolge socialmente chi, per imperfezioni fisiche, tende ad avere una convivenza difficile col proprio corpo. Come è nato il progetto?

I’’mperfetta Project è un progetto nato su Instagram, nel 2020, con l’obiettivo di raccontare storie di straordinaria imperfezione femminile, evolutosi oggi in agenzia di moda inclusiva.

L’obiettivo era, da subito, quello di raccontare e rappresentare una bellezza autentica, imperfetta e diversa, purtroppo ancora poco rappresenta. Abbiamo iniziato a farlo su Instagram, in pieno lockdown, attraverso la condivisione di storie di vita vera, di donne che hanno fatto delle loro imperfezioni un punto di forza e delle loro cicatrici un esempio di successo da seguire.

 Sperando che le nuove generazioni di donne non debbano aspirare ad una bellezza idilliaca per sentirsi adeguate, che possano sbocciare senza sprofondare nelle insicurezze, che possano provare a piacersi e apprezzarsi per quello che sono realmente e per quello che sanno fare.

L’agenzia di moda é nata un anno dopo ed è il canale attraverso cui intendiamo capovolgere gli schemi e abbattere i pregiudizi, per cavalcare controcorrente un’idea di bellezza perfetta e stereotipata imposta da moda e media, che non solo non ci rappresenta ma che genera soprattutto tantissimi problemi, primo tra tutti il disturbo del comportamento alimentare nelle nuove generazioni.

I’mperfetta Project

Una passerella è in grado di “curare”? Infondere fiducia?

Potrebbe certamente diffondere una maggiore consapevolezza della diversità e contribuire ad una maggiore accettazione del proprio corpo e normalizzazione delle proprie imperfezioni.

Tuttavia, non è ancora ‘normale’ vedere sfilare una modella imperfetta, in particolare nel nostro paese. Credo che le case di moda stiano cercando in qualche modo di rispondere alle nuove esigenze del mercato.

Il crescente bisogno delle persone di riconoscersi nei modelli proposti non è mai stato così forte ma il mondo della moda e dello spettacolo, in Italia, non sono ancora pronti ad accogliere e a rappresentare una bellezza realmente diversa e inclusiva, limitandosi banalmente a realizzare dei capi plus-size o a ingaggiare una modella nera per le proprie sfilate o campagne.

I’mperfetta Project

I’mperfetta Project muove qualche critica all’establishment della Moda?

Oggi è la giornata mondiale dedicata ai disturbi alimentari. 

L’industria della moda influenza purtroppo l’insorgere di queste problematiche, presentando un modello di perfezione irrealistico.

È una delle problematiche che ci sta più a cuore, una delle ragioni per cui questo progetto esiste e punta a scardinare il paradigma del modello perfetto.

La necessità di affermare noi stessi e di definire la nostra identità porta alla ricerca di modelli da imitare. Ma quando i modelli proposti sono sbagliati e irraggiungibili possono essere la causa dell’insorgere di tantissimi problemi, primo tra tutti il disturbo del comportamento alimentare.

 Auspicare a un cambiamento dei canoni di bellezza inaccessibili per molti, può essere considerato un obiettivo di I’mperfetta Project?

Certamente sì. Noi vogliamo essere un modello corretto, diffondere il messaggio e la consapevolezza che la perfezione non esiste e che siamo tutti perfetti nella nostra unicità e imperfezione. Più la consapevolezza sarà diffusa, più potremo dire di vivere in un mondo migliore.

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