Società e Cultura

Cronache di Nanaria: i ragazzi e la dislessia su Rai Gulp

Cronache di Nanaria è una nuova serie Tv rivolta ai ragazzi, che parla di dislessia.

La serie Cronache di Nanaria andrà in onda tutti i giorni alle 14.10 e alle 19. 10 su Rai Gulp.

Perché è importante parlare di dislessia ai ragazzi?

Lo abbiamo chiesto all’Aid – Associazione Italiana Dislessia- che ha patrocinato la serie Cronache di Nanaria.

Rimane fondamentale, e qui si annida la ragione della nascita della nostra associazione Aid, sensibilizzare le nuove generazioni sulla dislessia” ci risponde per l’Aid Andrea Novelli.

Il nostro fondamento statutario si basa proprio sull’aprire un confronto sui disturbi specifici dell’apprendimento, anche perché ancora oggi, la dislessia non è conosciuta, non è affrontata in maniera adeguata anche da chi si avvale di una formazione specifica. Fattori che determinano poi altri fenomeni tra i ragazzi quali lo stigma oppure valutare la dislessia in termini dispregiativi”, continua Novelli.

cronache di Nanaria

Cronache di Nanaria nasce da un’esigenza sociale, di comunicazione informativa, quindi, oppure maggiormente pedagogica? Nel senso di educare alla differenza?

Possiamo dire entrambe, dal mio punto di vista.

La Televisione può, infatti, con successo adempiere a queste due funzioni, chiarendo, spiegando e prevenendo atteggiamenti discriminatori in primo luogo”.

cronache di Nanaria

Quali sono gli ostacoli di un bambino dislessico?

In quanto caratteristica delle persone, la dislessia le accompagna per tutto l’arco della vita, cambiando espressività ma rimanendo un modo di funzionare del nostro cervello.

L’ostacolo principale è la comprensione da parte degli adulti, docenti e genitori, che dislessia non è una svogliatezza, ma una difficoltà. Lo stesso discorso vale per i compagni di scuola”.

La scuola, ecco allora, che è assurta a luogo simbolo della socialità e della comprensione dell’Altro.

Cronache di Nanaria ci parla di amicizia e solidarietà, di difficoltà e nuovi orizzonti, da scoprire insieme.

I pari possono diventare un importante fattore di supporto” conclude Andrea Novelli dell’Aid.

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