La penisola italiana è puntellata da cale, spiagge e baie tra le più suggestive d’Europa, circa 8.000 chilometri di costa che vede nel 2019 la premiazione con la Bandiera Blu dalla Fee per ben 183 Comuni.
Questa bellezza naturale però non è sempre di libero accesso nonostante sia un bene pubblico cioè nonostante appartenga alla collettività.
Ciò accade in quanto esse, nonostante facciano parte del demanio marittimo, ovvero risultino proprietà dello Stato come anche dei Comuni e delle Regioni, vengano date in concessione ai privati. Questi, pagando un onere di concessione offrono ai bagnanti una serie di servizi quali le sdraio, i lettini, i vari servizi di ristorazione docce e cabine.
Le concessioni demaniali marittime sono circa 52.619 di cui 27.335 per uso turistico o ricreativo.
Ciononostante è bene chiarire che se è pur vero che per l’accesso in spiaggia, nel caso dei lidi, è d’obbligo pagare un ingresso, gli stabilimenti non possono chiedere una quota per il raggiungimento dell’acqua o per il passaggio in mare.
Una regola che vale per tutti, la battigia non si paga, ovvero quel tratto in cui si infrangono le onde.
Nel caso in cui però la spiaggia si limiti ai 20 metri, questo spazio libero dal pagamento può risultare ridotto ai 3 metri.
Per legge si prevede, però, un tratto di spiaggia libera obbligatoria che intervalla le porzioni di spiaggia a pagamento, la sua estensione è regolata dal Piano di utilizzo degli arenili che è definito dalle autorità locali.
Se trovare una spiaggia libera è davvero difficile, è pur vero che possiamo optare per le spiagge libere attrezzate dove non è necessario pagare per entrare ma è possibile usufruire di alcuni servizi.
La pulizia delle spiagge è a carico dei Comuni o del concessionario.
E i nostri piccoli amici a 4 zampe?
A regolare l’ingresso dei cani in spiaggia non è una legge statale e nazionale, ma i Comuni, le Capitanerie di Porto e le Regioni.
Un consiglio?
Documentarsi al Comune e leggere le ordinanze comunali per capire aree e orari che regolino l’ingresso in spiaggia degli animali. Questi devo essere muniti di copertura assicurativa, libretto sanitario, guinzaglio e museruola oltre che il sacchettino per le deiezioni. Dal divieto, però, sono esclusi i cani guida per non vedenti e i concessionari che gestiscono aree attrezzate per la loro accoglienza.