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Papavero la pianta spontanea dai semi curativi

Il papavero è una pianta dal fiore delicato e poco duraturo, cresce spontaneamente ai bordi delle strade e nei campi incolti.

Fonte d’ispirazione di artisti della pittura come Claude Monet, Cascella e Klimt, il papavero, per il suo rosso caratteristico dei petali è una sorgente di citazioni di cantautori e artisti che hanno trovato in questo suo colore una simbologia straordinaria.

Noto è il ritornello del testo “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè che richiama il colore dei suoi petali.

Leggenda, invece, narra che Gengis Khan gettasse dei semi di papavero sui campi di battaglia in memoria dei combattenti valorosi.

Il papavero spontaneo che conosciamo è il Papaver rhoeas usato come base di alcuni medicinali, ma esistono numerose varietà dai semi commestibili, come le specie nigrum e setigerum, che si usano in panetteria come decorazione di pane, panini e grissini.

Le proprietà dei semi di papavero non sono molto note, eppure, questi semi vantano una buona concentrazione di Omega6, acidi grassi, e vitamina C oltre che minerali come fosforo e potassio.

Queste qualità aiutano la salute del sistema cardiocircolatorio e delle ossa.

In particolare l’acido grasso Omega6 ha un’azione importante contro il colesterolo “cattivo” che può causare placche alle arterie.

La presenza di potassio riesce a riequilibrare la pressione.

Il sostegno maggiore arriva, però , dal calcio, 1.400 mg/100 g, che ci aiuta nell’irrobustire le ossa, per cui se ne consiglia l’assunzione in particolare alle donne in menopausa.

Antistress e calmanti, i semi di papavero contengono alcaloidi che aiutano a dormire bene e agiscono favorevolmente sul sistema nervoso.

Ricchi di sostanze antiossidanti come il manganese, i semi di papavero sono utilizzati in Oriente, nel dettaglio in Turchia, sotto forma di olio come emolliente e antibatterico.

Possiamo assumerlo anche come infuso rilassante la sera dopo cena.

Per prepararlo basta aggiungere 100 ml di acqua calda su un cucchiaio di semi di papavero e lasciare in infusione; non andrebbe filtrato per mantenere i suoi effetti sulla funzionalità intestinale oltre che per riposare meglio.

 

 

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