Società e Cultura

Drink: un paio a settimana favoriscono le abilità cognitive

Un paio di drink a settimana favoriscono le abilità cognitive e ne contrastano il declino, in genere associato all’avanzare dell’età.

È tuttora attivo un ampio dibattito sugli effetti sulla salute del consumo moderato di alcol; drink e bevande alcoliche sono oggetto di attenzione da parte della Scienza che tenta di osservare una correlazione possibile tra drink alcolici e declino cognitivo.

Per la sua diffusione, l’abitudine di bere alcol si pone al centro del dibattito delle società industrializzate come la nostra, consumo di alcol che, in alcune sue forme patologiche, rappresenta una tra le principali criticità sanitarie e sociali.

Pur non avendo a disposizione dati esaustivi e conclusivi, alle numerose segnalazioni che hanno rilevato effetti favorevoli, su vari aspetti delle funzioni cognitive associate al consumo di quantità moderate di alcool, si sono infatti affiancati, negli ultimi anni, alcuni studi, basati su tecniche di imaging cerebrale, che hanno invece identificato possibili effetti sfavorevoli dell’alcool stesso su aree specifiche del cervello umano; per esempio alcune aree connesse alla memorizzazione, come l’ippocampo.

Interessante, allora, analizzare i risultati di uno studio condotto negli Usa e pubblicato dalla rivista Nutrition Foundation of Italy che ha analizzato l’evoluzione cognitiva con intervalli biennali, di consumatori moderati di alcol.

Lo studio è stato condotto su circa 20.000 soggetti di ambo i sessi di età media 62 anni, che sono stati seguiti per circa 9 anni.

I consumatori moderati di alcool (entro i 14 drink settimanali per gli uomini, e 7 drink settimanali per le donne) avevano, rispetto agli astemi, una probabilità ridotta del 25-35%, di declino cognitivo.

Un effetto protettivo, quindi, quello dell’alcol, poiché il consumo di alcool si correlava con la situazione cognitiva globale in modo complesso, secondo una relazione a “U”: con i risultati migliori associati a consumi di 10 drink settimanali, sia per gli uomini che per le donne, e meno favorevoli per consumi maggiori o minori.

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