Editoriale

Primo maggio. Lavoro e sicurezza

Primo maggio 2021.

Italia.

A pochi giorni di distanza dalla giornata mondiale per le  vittime dell’amianto, l’Italia, in piena campagna vaccinale e travolta dallo smart working, riuscirà a ristabilire parametri di sicurezza lavorativa per i suoi lavoratori, fuori e dentro una pandemia?

 

primo maggio

Un primo maggio di contestazioni e manifestazioni sarà probabilmente quello del 2021.

Primo maggio. Napoli

A Napoli si manifesterà per il secondo anno consecutivo dalla pandemia e dalle sue drammatiche conseguenze sul tessuto sociale ed economico della città, così come scrivono Cgil Cisl Uil.

Il sindacato sceglie un luogo simbolo della lotta per il lavoro, lo stabilimento Whirlpool di via Argine, per lanciare un ennesimo grido d’allarme sulla crisi che ha investito il Mezzogiorno e sulle tante, troppe vertenze ancora aperte nell’area metropolitana.

Le ferite italiane in tema di lavoro e di sicurezza sono molte.

Primo maggio. Sicilia

Parliamo della bonifica di Pasquasia in Sicilia, interrottasi misteriosamente nel 2017 e diventata oggetto di un’inchiesta con 32 indagati.

E i fondi destinati alla bonifica?

Sono migliaia i sacchi di lastre di amianto sull’intero circondario.

Siamo ad Enna, in Italia.

Primo maggio. Economia

Il decreto legge Sostegni, che complessivamente vale 32 miliardi, stanzia circa 5 miliardi per il comparto salute e sicurezza.

Di questi 2,1 miliardi serviranno per l’acquisto di vaccini, 400 milioni per gli anticorpi monoclonali e 300 milioni per farmaci anti Covid.

Primo maggio. Lavoro

primo maggio

La Microsoft il 22 marzo  ha pubblicato una ricerca condotta su un campione di oltre 30 mila persone in 31 paesi, che titolava “La prossima grande rivoluzione è il lavoro ibrido. Siamo pronti?”.

Il 73 % degli intervistati ha espresso il desiderio di poter continuare a lavorare, anche se parzialmente, da casa.

Ciononostante il 42 % dichiara di non disporre di spazi adeguati, mentre il 46 % dice che l’azienda non contribuisce alle spese.

Uno su tre afferma che, tra documenti e riunioni online, si sente estremamente stanco.

Stando allo studio Microsoft è certo e senza dubbio che le imprese sono di fronte a nuovi investimenti per dotare i dipendenti di formazione indispensabile e nuovi strumenti di lavoro per continuare sullo smart working.

Eppure sta passando in sordina un cambiamento enorme che non solo dovrebbe tener conto della vita privata dei lavoratori e in particolare di quelli più fragili, ma dovrebbe tener presente della vita sociale degli individui.

Al momento, per questo primo maggio ’21 il lavoro agile appare come una nuova frontiera non scevra da ripercussioni.

 

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