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Menopausa e abitudini alimentari

La menopausa è un evento fisiologico nella vita di una donna che insorge intorno ai 51 anni d’età.

L’evento è caratterizzato dalla cessazione del ciclo mestruale spontaneo a causa dell’esaurimento della riserva ovarica dei follicoli.

Nel mondo, stime globali, ci descrivono la menopausa come una condizione che riguarda circa 985 milioni di donne cinquantenni.

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Un dato importante che ci aiuta a comprendere le ragioni per l’attenzione alla loro condizione di salute, dato che l’avvento della menopausa porta con sé specifiche problematiche.

Malattie cardiovascolari, l’osteoporosi, l’obesità, la sindrome metabolica e il declino cognitivo sono infatti le condizioni croniche alle quali è maggiormente esposta la donna in questa fase della vita.

La menopausa, altresì, condiziona e modifica la forma corporea poiché assistiamo a un aumento della massa grassa che tende ad accumularsi nella zona addominale.

 Si possono inoltre avere alterazione del profilo lipidico in senso peggiorativo e l’aumento dei livelli di alcuni marcatori di rischio cardiovascolare, mentre la massa ossea può andare incontro a rarefazione provocando osteoporosi.

La perdita di calcio a livello delle ossa incomincia già a partire dai 35 anni, anche se lentamente, e aumenta, parallelamente al rischio di osteoporosi, con il calo di estrogeni tipico della menopausa.

Questo evento fisiologico, infatti, rappresenta il maggiore fattore di rischio per lo sviluppo di osteoporosi nelle donne dai 50 anni in su: una donna su tre in menopausa ne è affetta.
Questa condizione porta progressivamente a fragilità ossea
, con aumento del rischio di fratture.

“La terapia ormonale sostitutiva non è l’unico intervento di prevenzione possibile, esistono approcci di stile di vita e nutrizionali molto efficaci. 

Smettere di fumare, svolgere regolarmente attività fisica e moderare il consumo bevande alcoliche sono utili in tal senso.
Tra i fattori nutrizionali, quelli maggiormente coinvolti nella promozione della salute dell’osso sono le proteine, il calcio, la vitamina D,
ma anche il potassio, il fosforo e altri micronutrienti” così come scrive la rivista Nutrition Foundation of Italy.

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Le Linee guida europee per la diagnosi e la gestione dell’osteoporosi nelle donne in post-menopausa raccomandano dai 50 anni in poi un introito giornaliero di almeno 1.000 mg di calcio, 800 UI di vitamina D, 1 g di proteine per chilo di peso corporeo, facendo al tempo stesso attenzione a non eccedere con gli alcolici, il cui consumo deve rimanere moderato.

Per raggiungere questi obiettivi è opportuno adottare una dieta ricca di latticini (latte, yogurt, formaggi), compresi i prodotti fortificati con calcio e vitamina D (in Italia soprattutto yogurt e latte).

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La dieta mediterranea rimane un’alimentazione dai potenti effetti favorevoli sulla composizione corporea in menopausa.

La dieta mediterranea, infatti, si presenta come una dieta povera in grassi e ricca di frutta e verdura, un regime che può essere utile poiché nelle donne che vivono questo evento i benefici della dieta mediterranea sono attribuibili all’apporto di composti biologicamente attivi dotati di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, responsabili del controllo della pressione sanguigna, della riduzione della massa grassa e del miglioramento dei livelli di colesterolo.

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