Società e Cultura

Sicurezza sul lavoro

Si torna a parlare di sicurezza sul lavoro.

I dati relativi al 2021 registrano un aumento degli infortuni del 18% rispetto al precedente anno, con 1.404 morti per infortuni sul lavoro e 695 sui posti di lavoro.

Un elenco incompleto e parziale cui tristemente si aggiungono categorie di lavoratori in nero e non assicurati dall’Inail.

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I dati del Cub, Confederazione italiana di base, parlano chiaro e per il 2021 78 lavoratori sono deceduti soltanto in Lombardia, cui si accodano la Campania (55), la Toscana (53), l’Emilia – Romagna (53), Piemonte e Veneto.

Gli ultimi casi delle morti sul lavoro, la morte di Luana D’Orazio di appena 22 anni che fu risucchiata da un rullo nella fabbrica tessile, ancora Lorenzo Parelli, il ragazzo di 18 anni ucciso da una trave d’acciaio nell’ultimo giorno di tirocinio alla Burimec di Lauzacco, in Friuli, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, riaprono un tragico capitolo italiano di sicurezza sul lavoro.

Con una media giornaliera di tre incidenti mortali al giorno, si rende necessaria una politica di prevenzione e sicurezza sul lavoro.

L’Istituto Italiano per la Sicurezza che opera nel campo educativo, ha coinvolto, negli ultimi 5 anni più di 20.000 giovani per stimolare la partecipazione attiva delle comunità scolastiche per diffondere informazioni corrette, azioni e buone pratiche per la promozione della cultura della sicurezza e per la gestione dei rischi all’interno delle scuole, sviluppando una sensibilità più ampia estesa alla vita della comunità nella sua dimensione più vasta.

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LAgenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro scrive: “Il cancro rappresenta circa il 53 % di tutti i decessi legati al lavoro nell’UE e in altri paesi sviluppati”.

La salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro, rimangono temi fondanti per lo sviluppo di un’economia produttiva e sostenibile.

A settembre il Governo ha annunciato una serie di provvedimenti per rafforzare la sicurezza sul lavoro.

Accelerare l’assunzione di 2.300 ispettori del lavoro, formazione e prevenzione, inasprimento delle sanzioni per le imprese non in regola con le normative di protezione dei lavoratori, anche con la sospensione dell’attività, nei casi più gravi.

I comparti del manifatturiero e delle costruzioni, che trainano l’economia italiana, rimangono i settori cui l’Ispettorato del Lavoro rileva il maggior numero di arresti e sequestri.

Il monitoraggio pubblicato per l’agosto del 2021 infatti, vede per le attività manifatturiere un numero complessivo di 14 sequestri e 19 arresti mentre il settore delle costruzioni un numero di 4 arresti e 11 sequestri.

 

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