È iniziata ieri e rimane attiva fino a domenica 25 settembre la settima dello shiatsu, organizzata dalla Fisieo, la Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori.
La settimana dello shiatsu giunge, così, alla sua XI° edizione e tratterà, nel dettaglio, la pratica dello shiatsu nei percorsi di cura.
Sarà possibile aderire all’iniziativa attraverso tutti gli enti convenzionati con Fisieo. (Vedi info al sito LA SETTIMANA DELLO SHIATSU 2022)
Pur non agendo sui processi patogenetici, la pratica dello shiatsu ha dimostrato un grande potenziale come sostegno in momenti di difficoltà.
Lo shiatsu è una forma di medicina complementare e alternativa sviluppata principalmente in Giappone.
Sia lo Shiatsu che la digitopressione hanno radici nella medicina cinese e abbracciano la filosofia di Yin e Yang, i meridiani energetici, i cinque elementi e il concetto di Ki, o energia.
Questo concetto di influenzare l’equilibrio energetico attraverso i punti terapeutici sui meridiani è simile all’agopuntura in cui gli aghi o il calore vengono applicati ai punti terapeutici.
Shiatsu” significa letteralmente “pressione delle dita”, ma utilizza delicate manipolazioni, allungamenti e pressioni usando dita, pollici, gomiti, ginocchia e piedi.
Lo shiatsu incorpora la digitopressione, che è simile ma applica una pressione più a lungo su specifici punti di pressione sui meridiani, secondo la teoria della medicina tradizionale cinese.
Tende a coprire tutto il corpo, la pratica dello shiatsu avviene principalmente attraverso il tatto, piuttosto che la Medicina Tradizionale Cinese che utilizza principalmente la diagnosi del polso e l’ispezione della lingua.
Lo Shiatsu è praticato in molti paesi europei ma varia per stili, approcci filosofici e basi teoriche.
Gli approcci più comunemente trovati in Gran Bretagna sono Zen Shiatsu, Macrobiotic Shiatsu, Healing Shiatsu, Tao Shiatsu, Seiki, Namikoshi Shiatsu e Hara Shiatsu.
Lo shiatsu mira a bilanciare, ripristinare e mantenere l’equilibrio energetico del corpo e prevenire l’accumulo di stress.
I problemi di salute che possono essere soggetti al trattamento con lo Shiatsu includono: mal di testa, emicrania, rigidità del collo e delle spalle, mal di schiena, tosse, raffreddore, problemi mestruali, malattie respiratorie tra cui asma e bronchite, problemi ai seni nasali e catarro, insonnia, tensione, ansia e depressione, affaticamento e debolezza, disturbi digestivi e intestinali, problemi circolatori, disturbi reumatici e artritici, sciatica e condizioni a seguito di distorsioni e lesioni.
Per la settimana dello shiatsu, il prof. Marco Ingrosso, sociologo della salute (che dal 2019 collabora con la FISieo al progetto sui “cammini di professionalizzazione”) dichiara: “Si sta lavorando su aspetti, che potrebbero passare dalla riproposizione del dualismo polarizzato benessere-malessere a una visione di compresenza di ordine e disordine, ossia processi salutogenetici e patogenetici co-generati e co-influenti nel corso della vita.
La cura dovrebbe contribuire sia a contrastare i processi degenerativi, patologici e inabilitanti sia a favorire i processi rigenerativi, ricostruttivi, adattivi benefici per la persona in cura, processi in cui lo Shiatsu trova la sua collocazione”.