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Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia: il rapporto Save the Children

Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia è il report che Save the Children pubblica annualmente sulle condizioni di vulnerabilità dei bambini nel nostro Paese.

Il report 2022 (Leggi qui il Report)Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia- giunge alla sua XIII° edizione e affronta il periodo post pandemico realizzando un focus importante sulla povertà sanitaria e le aspettative di vita dei bambini italiani analizzando le diverse zone di provenienza.

Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia

Secondo quanto analizzato dal report Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia 2022, le diseguaglianze tra il Sud e il Nord del Paese influiscono su aspetti del benessere psicologico dei ragazzi e sul loro accesso alle cure, traducendosi in un dato allarmante: un bambino di Caltanissetta ha un’aspettativa di vita sensibilmente inferiore a un bambino fiorentino, con un 3,7 anni di vita in meno.

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Calabria e Bolzano registrano una differenza di vita in salute di ben 12 anni.

Il report Atlante dell’infanzia a rischio in Italia scatta una drammatica istantanea sulle condizioni di povertà con quasi 1 milione e 400 mila i minori in povertà assoluta.

“Nonostante l’Italia sia uno dei Paesi con il miglior sistema sanitario al mondo, le differenze a livello regionale nella disponibilità dei servizi sono molto forti.

La pandemia di Covid, oltre a confermare l’effetto dei determinanti sociali che generano le diseguaglianze, ha peggiorato per molti versi la salute dell’infanzia.

Il deterioramento delle condizioni economiche ha portato con sé conseguenze importanti: pensiamo alle mamme lasciate in isolamento nel momento critico del parto a causa della pandemia e delle restrizioni di accesso alle strutture sanitarie, fino ad arrivare all’allarme dei pediatri che hanno denunciato il rinvio di vaccinazioni fondamentali alla crescita dei minori, il ritardo nelle diagnosi di patologie per cui il tempo è prezioso, le terapie interrotte in bambini fragili.

Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia

Un allargamento della forbice tra coloro che hanno potuto permettersi cure a pagamento e coloro che non potevano farlo.

E infine la salute mentale degli adolescenti che sembra aver avuto il danno peggiore dall’isolamento, dalla mancanza della scuola in presenza, dai mesi di lockdown.

Sono aumentati gli accessi in pronto soccorso per patologie psichiatriche, le richieste di aiuto, il numero dei tentati suicidi” scrive il report Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia.

Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia

A peggiorare una situazione sociale differenziata cronica, endemica, strutturale della società italiana, le condizioni della rete sanitaria territoriale: mancano 1.400 pediatri e crolla il numero dei consultori.

“Scarseggiano centri diurni e servizi residenziali per gli adolescenti con disagio mentale.

E solo il 12% della spesa pubblica per la salute è impegnato nella prevenzione e nella medicina di base, che hanno un impatto fondamentale sul benessere dei bambini nel medio e lungo periodo.

Il nostro servizio sanitario è riconosciuto come uno dei migliori al mondo, ma dobbiamo prendercene cura contrastando le disuguaglianze.

È necessario affrontare i disagi adolescenziali emersi con forza durante la pandemia e non lasciare indietro i più vulnerabili, come i minori con malattie croniche, i minori migranti e quelli che vivono in povertà” scrive ancora l’Atlante Save the Children.

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