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Sindrome Grinch. Chi odia il Natale?

La sindrome Grinch è uno stato d’animo caratterizzato da rabbia e ritrosia che si manifesta durante le feste natalizie, causa e conseguenza di questo stato emotivo.

La prima causa che la Neuroscienza individua come distintiva della sindrome Grinch è una profonda solitudine.

È nota la storia del Dr. Seuss che ci narra dell’orco verde che vive su una montagna, ribollendo di rabbia mentre i Chi nel villaggio sottostante celebrano il Natale.

Più sono felici, più si arrabbia, finché alla fine non ce la fa più ed escogita un piano per schiacciare la loro gioia come un ornamento di vetro.

sindrome Grinch

Un articolo apparso sulla rivista americana di psicologia, Psychology Today cita uno studio che spiegherebbe come, nel caso della sindrome Grinch, parliamo in termini di isolamento sociale e non propriamente di solitudine.

Lo studio citato, pubblicato su “Journal of Cognitive Neuroscience, spiega i meccanismi neurali dell’isolamento, e scrive:

“Utilizzando la risonanza magnetica funzionale, dimostriamo che ci sono almeno due meccanismi neurali che differenziano la percezione sociale nei giovani adulti soli e non soli.

sindrome Grinch

Per le rappresentazioni piacevoli, gli individui solitari sembrano essere meno ricompensati dagli stimoli sociali, come evidenziato dall’attivazione più debole dello striato ventrale alle immagini di persone che di oggetti, mentre gli individui non solitari hanno mostrato un’attivazione più forte dello striato ventrale alle immagini di persone che di oggetti.

Per le rappresentazioni spiacevoli, gli individui solitari sono stati caratterizzati da una maggiore attivazione della corteccia visiva alle immagini di persone rispetto a quelle di oggetti, suggerendo che la loro attenzione è attratta maggiormente dal disagio degli altri”.

Insomma in altre parole vale a dire che la sindrome Grinch non rivela una solitudine fisica reale ma una percezione alterata di sé stessi con gli altri.

A destare sospetto però, è il sentimento della rabbia, la connotazione del conflitto con gli altri.

Se si trattasse anche di invidia?

Concetto dal significato duplice, essa da un lato implica un oggetto la cui vista è intollerabile, dall’altro però, ci rimanda a un’idea offuscata del Sé, dalla cui visione è, appunto, rimandato.

“L’invidia è allora emozione della sofferenza, oltre che del malanimo.

La costellazione affettiva dell’invidia è ampia e rinvia ad una vasta gamma di sentimenti sui quali la psicoanalisi e la psicologia hanno cercato di fare luce”, così come si scrive nel libro “Soffrire del bene altrui: l’invidia”.

La sindrome Grinch ci rivela, in un ampio scenario, tratti di sofferenza e disagio, d’altro canto però, ci invita a riflettere su come modificare in noi stessi ciò che ci turba.

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