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Difterite nei bambini: cos’è e cosa bisogna sapere

In Italia si torna a parlare di difterite nei bambini.

Nel mese di novembre, durante i lavori del congresso di pediatria a Firenze, è stato Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, a sollevare l’attenzione sulla situazione dei casi di difterite nei bambini.

L’ISS definisce la difterite come “una malattia infettiva acuta provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae.

Una volta entrato nel nostro organismo, questo agente infettivo rilascia una tossina che può danneggiare, o addirittura distruggere, organi e tessuti.

Gli organi coinvolti variano a seconda del tipo di batterio: il più diffuso colpisce la gola, il naso e talvolta le tonsille, mentre un altro tipo, presente soprattutto nelle zone tropicali, provoca ulcere della pelle”.

difterite nei bambini

Si diffonde principalmente nei mesi invernali nei Paesi a clima temperato la difterite nei bambini, ma può colpire qualsiasi fascia d’età.

E se l’Europa teme un ritorno della difterite nei bambini, in Belgio un bambino di tre anni è morto a causa di questa patologia, tristemente preceduto da un caso in Spagna lo scorso anno.

23 i casi di difterite nei bambini in Venezuela.

Gli esperti raccomandano la vaccinazione, questo tipo di vaccino è disponibile in Italia dal 1920.

“Il vaccino antidifterico contiene la tossina batterica, trattata in modo da non essere più tossica per l’organismo, ma comunque in grado di stimolare la produzione di anticorpi protettivi da parte del sistema immunitario” scrive ancora l’Iss.

Il vaccino antidifterico viene somministrato in combinazione con quello contro il tetano e contro la pertosse (DTP).

Il ciclo di base del vaccino è costituito da tre dosi, da praticare al terzo, quinto e dodicesimo mese di vita del bambino.

difterite nei bambini

Successivamente vengono eseguite due dosi di richiamo, all’età di 6 e 14 anni. A ciclo ultimato, la vaccinazione antidifterica conferisce una protezione pressoché totale.

Per conservare una buona immunità, si possono fare ulteriori richiami ogni dieci anni.

Una raccomandazione in più per i viaggiatori.

La Paho e l’Oms raccomandano a chi sta programmando di visitare alcune delle aree in cui sono in atto epidemie di difterite in Sudamerica, di vaccinarsi, secondo il calendario vaccinale nazionale e di ricevere una dose di richiamo se sono trascorsi più di 5 anni dall’ultima vaccinazione.

Per tutte le informazioni aggiornate sulle aree a rischio difterite è necessario consultare il sito del ministero degli Affari Esteri Viaggiare Sicuri”.

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