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Calcio femminile in crescita ma restano forti i pregiudizi

Diventa sempre più popolare e più praticato il calcio femminile dopo il passaggio al professionismo delle calciatrici della massima serie, ma restano, soprattutto in Italia, i pregiudizi che associano questo sport alla sfera maschile.

Il calcio femminile quest’anno ha raggiunto numeri da record ma la percezione nella società resta ancora radicata a profondi pregiudizi. È proprio questo l’oggetto del sondaggio commissionato da eBay – partner della Divisione Calcio Femminile FIGC – all’istituto di ricerca Human Highway.

La ricerca di eBay mostra che quasi la metà della popolazione – il 40% degli intervistati – considera questo sport “maschile”. Anche se è considerato normale per l’80% vedere le donne in curva e appassionate ed esperte di questo sport, il calcio femminile resta ancora un tabù per una buona parte delle persone.

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Il sondaggio “Le donne, il lavoro e lo sport” porta alla luce proprio gli effetti che genera il gender gap sia in ambito lavorativo che sportivo, in special modo in quei settori genericamente considerati più maschili. Su questo, il 67,5% degli italiani è concorde sul fatto che le donne siano penalizzate rispetto agli uomini per opportunità di carriera ed economiche.

Nel dettaglio, uno su quattro degli intervistati della fascia d’età più giovane (18-35 anni) teme che una figlia con la passione del calcio possa essere discriminata e cercherebbe di farle cambiare idea. Tra gli uomini che hanno risposto al sondaggio, uno su cinque trova il calcio femminile lento e noioso.

calcio femminile

C’è anche chi considera che il calcio non sia adatto al fisico di una donna: uno su dieci pensa che il campo di calcio sia troppo grande per le condizioni atletiche delle donne.

E se la maggioranza trova positivo il passaggio a professioniste delle calciatrici, il 15% pensa che sia meglio che cambino sport. Una resistenza mostrata anche per quanto riguarda le cariche dirigenziali.

Nonostante 9 su 10 degli intervistati è d’accordo con il ruolo di dirigenti donne, il 60% pensa anche che debbano essere più brave per farsi valere e credibili. Infine, uno su 5 crede che sia una forzatura e non vadano bene per la massima serie.

Questi timori e pregiudizi si scontrano con la realtà che vede, stando ai dati del Centro Studi FIGC, un record storico per il calcio femminile: nel 2021 le nuove giocatrici tesserate sono state 11.278.

Il numero complessivo di tesserate è aumentato del 94% tra il 2008 e il 2022.

Un’attenzione e un seguito che trova riscontro anche nel pubblico con un raddoppio dei follower rispetto allo scorso anno dei club di calcio femminile di Serie A.

Guarda la video intervista: Preparazione agonistica: tra fiducia e potere?

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