Medicina

Lombalgia adolescenziale

La lombalgia adolescenziale è una patologia molto diffusa nei Paesi benestanti, tanto da comportare una sempre maggiore spesa sanitaria e causare forme di disabilità.

Il Blog ISICO scrive come la lombalgia adolescenziale incida con il 39% dei casi rilevati, sulla popolazione pediatrica e di adolescenti, una patologia da non sottovalutare, così come avvertono gli specialisti ISICO, perché limitante per bambini e adolescenti.

“Uno studio ha riscontrato associazioni tra mal di schiena ed età superiore a 12 anni, storia familiare, trascorrere più di due ore al giorno a studiare o a guardare la televisione, un banco di scuola scomodo, dolore diffuso e problemi di sonno.

Le evidenze sono invece contrastanti sull’effetto degli zaini pesanti”, così risponde la fisioterapista Martina Poggio, che prova a fornire delle risposte alla luce degli ultimi dati pubblicati rispetto a un possibile legame tra scoliosi adolescenziale e lombalgia adolescenziale.

lombalgia adolescenziale

La letteratura citata dalla fisioterapista sul blog ISICO non stabilisce un legame conclamato tra lombalgia adolescenziale e scoliosi, tuttavia esordio precoce o la persistenza del mal di schiena negli adolescenti sembrerebbero essere predittori per un futuro mal di schiena.

Così come cita la Dott.ssa Poggio: “Uno studio retrospettivo ha rilevato che i pazienti con scoliosi toracica, segnalata nelle loro cartelle cliniche, avevano quattro volte più probabilità di avere dolore toracico rispetto a quelli senza una curva toracica”.

Rispetto ai pazienti asintomatici con scoliosi, quelli con mal di schiena hanno mostrato una funzione fisica più scarsa e problemi di sonno.

lombalgia adolescenziale

La causa del mal di schiena è multifattoriale, è necessario tenere conto di    depressioneansiacatastrofizzazione (cioè una mentalità negativa esagerata nei confronti del dolore reale o previsto), e livello di attività fisica: tutti fattori che possono influenzare la percezione e la perpetuazione del dolore.

“Dagli studi più recenti emerge che è fondamentale indagare lo stato di salute generale del ragazzo per inquadrare il mal di schiena o i possibili fattori di rischio – spiega la fisioterapista Martina Poggio – Non solo a livello fisico, incentivando un’attività fisica regolare, ma anche psicologico, in termini di percezione di sé, ansia, depressione e sonnolenza. Questi fattori, che possono sembrare secondari nel caso della scoliosi, potrebbero però predisporre l’insorgenza del mal di schiena.

Infine, è importante ricordare alle famiglie e ai ragazzi che secondo i dati attuali non esiste una correlazione netta tra deformità e dolore, ma solo che ci sono dei soggetti maggiormente predisposti”.

Emiliana Chiarolanza

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