Alimentazione

Aglio tra mito e scienza

Pochi alimenti come l’aglio si collegano a così tante leggende e superstizioni.

Da scaccia vampiri ad antidoto contro il malocchio, l’aglio ad oggi risulta presente in numerose ricerche scientifiche che ne appurano caratteristiche e proprietà.

La storia ci dice che l’aglio veniva dato agli operai per evitare alcune infezioni durante la costruzione delle piramidi.

O ancora l’aglio si strofina sulla lingua dei piccoli battezzandi della Guascogna per infondere loro coraggio e forza d’animo

Nelle comunità rurali ci si alimentava di  minestra d’aglio per prevenire  raffreddore e influenza.

Oggi, ci dice la Scienza,  svolge azione mucolitica contro il catarro.

Non solo.

È in grado di contrastare l’aggressione di microrganismi come virus e batteri, ha tutte le caratteristiche, quindi, di un antibatterico naturale.

Un recente studio dell’Università di Louisville negli Usa afferma che, consumato abitualmente, migliora la memoria e ostacola il declino cognitivo.

Ricco di fibre tra cui l’inulina, l’aglio, favorisce la regolarità del transito intestinale,  ragione che lo annovera tra gli alimenti indicati per la cura di stitichezza cronica.

Svolge azione vermifuga ed è utile nella prevenzione e nella cura dei parassiti.

Favorisce l’assorbimento del ferro.

È un ottimo ingrediente per salare gli alimenti.

Il sale, infatti, soprattutto il suo eccesso nei patti, provoca dei danni sul medio lungo termine a livello soprattutto cardio-vascolare.

Un po’ d’ aglio secco in polvere oppure fresco aggiunto al piatto dona sapidità alla pietanza senza i rischi collegati al consumo di sale da cucina.

Non esageriamo, però.

Un eccessivo consumo di aglio, per la presenza di molte molecole solforate che contiene (potenziali composti antitumorali), esplode, però, in odori pungenti che il nostro organismo emana e che elimina con l’alito o addirittura con il sudore.

Un effetto che possiamo calmare masticando un chicco di caffè dopo il pasto.

Sconsigliato, inoltre, a chi soffre di problemi gastrici o legati alla digestione perché irrita il sistema digerente.

Altro mito da sfatare.

Abbassa i livelli di colesterolo?

Uno studio condotto su circa 1.800 persone ha dimostrato che il consumo di aglio provoca solo una piccola riduzione del colesterolo totale.

L’aglio,  inoltre, andrebbe  consumato sotto forma secca, disidratata,  in polvere o ancora, come integratore. (Leggi anche https://www.salutebuongiorno.it/2020/04/alimentazione-corretta-e-come-un-farmaco/ )

 

 

 

 

 

 

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