Società e Cultura

Pfas: gli inquinanti indoor

I Pfas sono sostanze perfluoro-alchiliche, un gruppo di sostanze prodotte e utilizzate per l’industria d’arredo e abbigliamento, in quanto sostanze idro e olio repellenti.

I Pfas mostrano una buona resistenza termica ragione per cui risultano componenti delle schiume ignifughe.

Al centro del dibattito attuale, questi composti rivelano in realtà, rischi, e non pochi, per la nostra salute, dalla salute riproduttiva all’insorgere di tumori fino all’aumento del colesterolo.

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Dove troviamo i Pfas?

I materiali all’interno degli edifici contengono molte sostanze chimiche che alterano gli ormoni, inclusi i ritardanti di fiamma (FR) e le sostanze per- e polifluoroalchiliche, i Pfas.

In quanto additivi non legati, queste sostanze chimiche possono fuoriuscire dai prodotti e accumularsi nella polvere che ingeriamo e respiriamo involontariamente. 

Infatti, FR e PFAS sono stati rilevati nelle urine o nel sangue di oltre il 90% degli americani.

Pfas

Per Pfas intendiamo sono una classe di oltre 4.700 sostanze chimiche estremamente persistenti ( OCSE 2018 ) applicate come rivestimenti resistenti alle macchie, al grasso o all’acqua su moquette, mobili, vestiti, pentole e imballaggi alimentari usa e getta.

Questi composti, così come riporta uno studio sulla rivista Environmental Health Perspective “Sono associati ad effetti avversi sulla salute umana sulla funzione tiroidea sul metabolismo (inclusi sovrappeso/obesità, diabete, insulino-resistenza e colesterolo alto lo sviluppo fetale e il sistema immunitario e possibilmente cancro ai reni e ai testicoli.

 Anche se due dei PFAS tossici più conosciuti sono stati gradualmente eliminati dalla produzione dai produttori negli Stati Uniti a partire dai primi anni 2000, anche i numerosi Pfas sostitutivi sono fonte di preoccupazione per la salute umana”.

Questi composti sono spesso presenti, infatti, nei rivestimenti di indumenti, tappeti, moquette e pezzi d’arredo per le loro proprietà ignifughe.

Ancora uno studio apparso su Science Direct ci dice che: “L’edificio stesso e i materiali dietro le sue pareti, possono essere un’importante fonte di contaminazione da PBDE, non solo gli arredi al suo interno.

I PBDE, in particolare BDE-209, sono stati storicamente utilizzati nell’isolamento delle pareti in schiuma poliuretanica, nei tubi dell’acqua calda isolati e in altri materiali”.

In altre parole, respirare questi composti presenti nella polvere tra le mura domestiche, nuoce al nostro stato di salute.

 

Leggi anche: Inquinamento indoor: quanto ne sappiamo?

 

 

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