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Presidi sanitari gratuiti

Una vera e propria rete di presidi sanitari gratuiti, che si costituisce di ambulatori e farmacie di strada, ma anche visite specialistiche, che prende vita in tutto lo Stivale grazie ad associazioni di volontari che erogano servizi sanitari, e fanno fronte alla povertà sanitaria.

A Roma i presidi sanitari gratuiti si rivolgono a una popolazione di circa 2000 bambini, e sono organizzati dall’Istituto di Medicina Solidale: 40 medici volontari, due ostetriche e una mediatrice culturale che offrono servizi sanitari nella vasta periferia romana.

I presidi sanitari gratuiti sono un esempio concreto di medicina sociale.

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Questi presidi sanitari gratuiti prendono vita a Novara, nel dettaglio a Borgomanero, grazie all’ambulatorio Auser, dove primari adesso in pensione, eseguono gratuitamente visite specialistiche a persone indigenti e immigrati.

Non solo.

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L’equipe offre un supporto psicologico e infermieristico, analisi ecografiche come ecografie, ecodoppler, Ecg holter.

Sono attivi, grazie a Emergency, presidi sanitari gratuiti dal 2006 nel meridione d’Italia, è il Programma Italia Emergency presente da Palermo a Napoli.

A Napoli, i presidi sanitari gratuiti sono disponibili nel quartiere Materdei dentro l’Ex Opg Occupato.

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Tutte queste realtà, che rappresentano comunque solo una parte del lavoro di sanità solidale attivo nel Paese, denunciano un’emergenza in atto.

E se è vero che si tratta di un’attualità d’eccellenze sociali, è pur vero che il diritto alla salute non andrebbe delegato al volontariato.

Il SSN dovrebbe formulare nuovi modelli di accessibilità alle cure e quello che è in atto è un modello solidale che non può coprire le esigenze di un Paese intero.

Insediamenti urbani spontanei, occupazioni e baraccopoli indicano uno stato di profonda indigenza e difficoltà, persone che chiedono aiuto.

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