Medicina

Abbassare la febbre: paracetamolo o aspirina?

Con l’inizio della stagione influenzale aumentano gli eventi virali respiratori, quali tosse e bronchite accompagnati da febbre, per abbassare la febbre è necessario, prima di rimediare in maniera autonoma, informare il proprio medico.

La Società Italiana Farmacologia (SIF) evidenzia come per abbassare la febbre siano molte le persone che rimedino autonomamente assumendo aspirina o paracetamolo senza però conoscerne i reali effetti sull’organismo e lo stato clinico in cui si trova la persona influenzata.

Informare il proprio medico prima di curarsi da sé per abbassare la febbre, è necessario, in primo luogo, per stabilire l’origine della febbre, se essa, quindi, sia dovuta a una forma influenzale oppure ad altre patologie che richiedono altri tipi di trattamento.

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Per abbassare la febbre molte persone ricorrono al paracetamolo.

Scrive SIF: “Il paracetamolo è un farmaco che ha un’azione mirata contro la produzione delle molecole responsabili della febbre ma anche un certo effetto sui dolori influenzali”.

abbassare la febbre

 A differenza dell’aspirina e i suoi derivati che, oltre ad abbassare la febbre, sono anche molto efficaci per contrastare l’infiammazione e i dolori influenzali.

Il paracetamolo è indicato per abbassare la febbre, solo quando questa supera i 38°C e comunque in accordo con il proprio medico curante.

È un valido farmaco anche per il trattamento del mal di testa (cefalea) e mal di schiena (lombalgia).

abbassare la febbre

Il paracetamolo può essere assunto in qualsiasi momento, indipendentemente dai pasti.

Per evitare di causare gravi danni al fegato, va evitata l’assunzione di alcolici.

Sempre per motivi di sicurezza, è importante seguire le indicazioni del proprio medico curante così da assumerlo solo in caso di necessità e alla dose più efficace, in base alle proprie condizioni di salute, e con un intervallo tra una dose e l’altra di almeno 4-6 ore.

Per abbassare la febbre e rimediare assumendo farmaci, è importante, altresì, stabilire la condizione di dolore che caratterizza il nostro stato influenzale.

Se è vero che il dolore è una condizione che varia molto da paziente a paziente e non tutti rispondono allo stesso modo ai vari farmaci antidolorifici, è pur vero che per le forme influenzali di solito il primo farmaco consigliato è il paracetamolo, perché è efficace sia per i dolori che per la febbre e ha un buon profilo di sicurezza.

Entrambi i farmaci – paracetamolo e aspirina- servono per ridurre i sintomi dell’influenza, aiutando ad abbassare la febbre e i dolori alle articolazioni, ai muscoli e alla testa.

Tuttavia, il paracetamolo agisce soprattutto abbassando la febbre (antipiretico) e alleviando la sintomatologia dolorosa (analgesico), mentre l’aspirina presenta oltre a queste caratteristiche anche una potente attività antinfiammatoria”.

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