Farmaco di primo intervento in età pediatrica, la carenza di Amoxicillina allerta i pediatri italiani che scrivono una lettera all’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)
Sulla carenza di Amoxicillina, di cui le prime avvisaglie riguardavano già il 2021 rispetto ad alcune formulazioni di uso ospedaliero, i pediatri italiani rilevano un peggioramento della situazione.
Da alcuni mesi la carenza di Amoxicillina a livello territoriale riguarda tutte le sue formulazioni, come un fenomeno ciclico in alcune realtà, cronico in altre.
“Si tratta di un grave e serio problema, e non solo per l’attività pediatrica delle cure primarie” scrivono in un comunicato.
Da questo grave stato delle cose, nasce l’appello di Società Italiana di Pediatria, ACP e FIMP rivolto un al Governo italiano e all’AIFA affinché vengano attivate iniziative efficienti per sopperire alla carenza di farmaci essenziali, che oggi limita la qualità delle cure di infezioni frequenti nella popolazione.
Parliamo di un antibiotico di prima scelta per tutte le più comuni patologie infettive, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da tutte le linee guida internazionali pertinenti.
Il suo basso costo, la sua efficacia e la buona tolleranza oltre che bassi rischi di effetti avversi lo rendono un farmaco importante: “Dal mese di Novembre 2022 persiste, e si è aggravata, la carenza della Amoxicillina, farmaco di primo intervento in età pediatrica.
La carenza di Amoxicillina sta inducendo sempre di più la prescrizione di inappropriate alternative terapeutiche, con l’aumentato rischio della comparsa di effetti avversi e reazioni avverse”.
La carenza di Amoxicillina preoccupa per l’attuale epidemia di infezioni streptococciche che la scarsa disponibilità di amoxicillina e inappropriatezza prescrittiva, ha contribuito a complicanze sempre più difficili da trattare, come già segnalato da alcuni reparti ospedalieri pediatrici. Il problema della scarsità di farmaci, tra cui l’amoxicillina, è mondiale.
“Siamo consapevoli dei diversi e complessi passaggi necessari per arrivare alla immissione in commercio di un farmaco, che passano dalla produzione del principio attivo al confezionamento, inscatolamento fino alla sua commercializzazione, passaggi che avvengono spesso in nazioni diverse.
Tuttavia, la disponibilità di farmaci dichiarati dall’OMS come farmaci essenziali dovrebbe essere assicurata non solo in produzione ma anche in una giusta distribuzione, e questo dovrebbe essere garantito da agenzie regolatorie nazionali e internazionali”
Il nostro paese dispone di uno stabilimento chimico farmacologico militare con una rinomata tradizione nella realizzazione di prodotti farmacologici di primo soccorso. “Sembra che non ci sia troppo interesse a occuparsi di questo problema, i bambini sono forse troppo pochi e poco importanti da questo punto di vista, anche se il problema non è solo pediatrico”.
E continuano: “I pediatri, che hanno la responsabilità di prendersi cura in maniera appropriata della salute delle bambine e bambini, chiedono con forza e urgenza la soluzione a questo problema. Strumenti di cura efficaci e di basso costo devono essere resi disponibili indipendentemente da eventuali logiche di mercato”.
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