La natura che cura la mente e l’umore con i suoi suoni e i suoi colori invita la comunità scientifica a scegliere un periodo di vacanza che includa sole, spazi verdi e blu come destinazioni.
Nel dettaglio, la ricerca attuale sui benefici di sole, spazi verdi e blu evince che la natura che cura determina aumenti della vitamina D nell’organismo umano, agisca benevolmente su umore e concentrazione.
Il potere del sole, infatti, si traduce in una potente stimolazione di produzione di vitamina D per cui viene definita la vitamina del sole.
Secondo l’ Office of Dietary Supplements , prima che il corpo possa usarlo, la vitamina D deve essere attivata.
“La vitamina D fornisce forza a ossa, denti e tessuti assorbendo calcio e fosforo nel corpo”, afferma la nutrizionista e dietista dell’Accademia di nutrizione e dietetica, Sue-Ellen Anderson-Haynes alla rivista Live Science, “La vitamina D regola anche la quantità di calcio nel sangue.
“La vitamina D svolge anche un ruolo nel sistema immunitario . La ricerca mostra che bassi livelli di vitamina D sono associati a un aumento delle infezioni e delle malattie autoimmuni”
I risultati della ricerca contemporanea hanno suscitato interesse anche per il legame tra vitamina D e depressione. “Studi recenti mostrano che bassi livelli di vitamina D sono spesso osservati in coloro con diagnosi di depressione clinica: esiste una relazione inversa”, spiega Anderson-Haynes.
Gli studi allo stato attuale descrivono una generale attività benefica del sole come stimolante di vitamina D che a sua volta agirebbe come contrasto anche su sintomi depressivi.
La natura che cura attraverso i suoni e i suoi colori ci indica la dimensione naturale come propedeutica a un approccio nuovo con gli spazi verdi e blu, capaci di rigenerare la mente umana, e l’organismo tutto.
Tuttavia c’è chi non potrà varcare i confini della città, in questo caso, così come suggerisce la ricerca sui poteri della natura che cura, ci si affiderà a una connessione visiva con il mondo naturale.
Guardare immagini della natura o documentari di storia naturale può simulare alcuni dei suoi effetti, aumentando la positività e contrastando la noia.
Il discorso vale anche per la realtà virtuale, anche qui si parla di natura che cura seppur in una interconnessione tecnologica.
Il nocciolo della questione sembra essere – in materia di natura che cura – essere capaci di stabilire un legame (anche virtuale ma non esclusivamente) con la natura.
- Fotografare la natura e la sua fauna
- Fare giardinaggio
- Passeggiare lungo il blu di un fiume, mare, fontana
- Correre in un parco urbano
Sono soltanto alcuni escamotage per potenziare la nostra capacità non tanto di eliminare quanto di contrastare i malesseri che ci affliggono.
La Scienza dimostra che la natura che cura si riconduce alla sua facoltà di essere un rifugio sicuro con conseguente benessere mentale, e la sua capacità di ridurre stress e ansia, grazie ai suoni della vegetazione pronti a distrarci da qualche ingombrante peso.
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