Se balneabili fa rima con gonfiabili la tutela del mare dalla plastica, almeno per l’estate 2023 rimane oscurata dall’ingente quantità di plastica che utilizziamo, anche e soprattutto in vacanza.
La plastica nella nostra vita è troppa.
Il divertimento con i gonfiabili al mare è assicurato, svettano nelle classifiche dell’estate 2023 gonfiabili a forma di tartaruga, coccodrillo, squalo e gli intramontabili fenicotteri e unicorno.
Il problema non è certo il divertimento con i gonfiabili in mare, il problema rimane piuttosto la mancanza di un’alternativa ecosostenibile, e non solo in materia di gonfiabili.
Le insalate, i panini, le bevande per la maggioranza dei casi sarà tutto offerto in plastica, ed è con questa somma (drammatica) che si faranno poi i conti.
È l’uso problematico della plastica (gonfiabili inclusi) e non necessario che rappresenta un focus culturale su cui si tenta di porre un’attenzione adeguata.
Ripensare, così come UNEP scrive in un documento di giugno ’23, il sistema, i prodotti e il loro imballaggio e combinandoli con una trasformazione del mercato verso la circolarità della plastica.
“Ciò può essere ottenuto accelerando tre cambiamenti chiave – riorientare e diversificare, riutilizzare e riciclare – e azioni per affrontare l’eredità dell’inquinamento da plastica”.
Ma come ottenere la tanto agognata riduzione della plastica?
La parola chiave è “riprogettare”.
Il modo in cui i prodotti svolgono la loro funzione per la società, ad esempio sostituendo i prodotti secchi con quelli liquefatti in modo da non dover trasportare l’acqua (e i prodotti possono quindi essere imballati in materiali più semplici).
Il riutilizzo si riferisce alla trasformazione dell'”economia dell’usa e getta” in una “società del riutilizzo” in cui riutilizzare i prodotti e ricaricarli ha più senso dal punto di vista economico che buttarli via.
Questo si riversa sul mercato con alternative sostenibili, che richiederanno un cambiamento nel modo in cui vengono prodotti i prodotti e gli imballaggi, la domanda dei consumatori, i quadri normativi e i costi.
UNEP riferisce, come oggi solo il 9% della plastica prodotta sia riciclata meccanicamente.
Molte soluzioni (gonfiabili e parte) sono già disponibili seppur di non utilizzo massificato, la strada insomma, è in parte spianata bisogna però, percorrerla.
Guarda la video intervista: Fondali marini. La forza della bellezza contro l’inquinamento