Lo shampoo solido, come anche il balsamo e i detergenti viso in versione solida sono un trend eco in via di affermazione.
Una scelta eco, quella dello shampoo solido, di industrie e acquirenti, che risparmia sul tradizionale packaging, per optare per un prodotto minimalista a tutto tondo.
Addio alle pellicole, ai tubi, ai tappi e ai flaconi in plastica.
Lo shampoo solido, infatti, presentano una vistosa assenza degli imballaggi in plastica per optare per una vendita sfusa, un po’ come si faceva per le uova, e raccolto in un eco packaging.
Lavarsi i capelli in linea con le esigenze dell’ambiente, è una scelta che accomuna molti acquirenti, che, alle formule industriali preferiscono un prodotto con oltre il 90% di ingredienti naturali.
Lo shampoo solido si presenta come una comune saponetta , un panetto di sapone, quindi, che va diluito in acqua, si consiglia in piccole quantità, prima di versarlo sui capelli umidi.
A differenza della saponetta classica, infatti, lo shampoo solido, presenta un pH una concentrazione di grassi molto più bassa e più acido.
Il prodotto, inaugurato dal brand inglese Lush che li vende senza incarto a parte la carta, viene così confrontato con un classico shampoo liquido, con una differenza sostanziale: uno shampoo solido ci fa risparmiare tre bottiglie di shampoo in plastica.
Una concezione ecologica della beauty routine sposata anche dal marchio Erbolario che presenta, invece, lo shampoo solido Cocco .
Cocco è formulato con il 94% di ingredienti di origine vegetale, a base di cocco vergine e biologico , equosolidale e senza astuccio.
Per conservare il nostro shampoo possiamo optare per un portasaponette in latta.
Insomma un prodotto plastic free che aiuta le persone a contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale oltre che confermare la volontà di acquistare prodotti non testati su animali, cruelty free.
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