Come il tè aiuta la digestione e, in linea generale il disagio addominale, è una funzione non generalizzata ma relativa anche alla tipologia di tè che beviamo.
Se è vero, quindi, che il tè aiuta la digestione offrendo anche un valido supporto alla regolazione della flora intestinale e favorendo la motilità gastrointestinale, è pur vero che ci sono differenze tra le tipologie di tè che scegliamo di preparare.
La menta piperita si distingue come tè che aiuta la digestione e la sindrome dell’intestino irritabile.
La menta piperita, infatti, contiene una sostanza chiamata Piperita L. Menthacarin, che secondo quanto rilevato da una recensione pubblicata sulla rivista Nutrients, favorirebbe il rilassamento del tessuto muscolare.
Un altro studio apparso su Alimentary Pharmacology and Therapeutics mostra che l’olio di menta piperita ha un impatto positivo sulla salute dell’apparato digerente.
Ancora, come tè che aiuta la digestione, è doveroso annoverare il tè allo zenzero.
Questa tipologia di tè può aiutare a superare la nausea e regolare i conati di vomito.
Il finocchio rientra nei rimedi tradizionali per problemi digestivi, tra le sue qualità spiccano gli impatti positivi sul sistema digestivo, che vanno dal lenire le ulcere gastriche al miglioramento della stitichezza.
È possibile, quindi, affermare che il tè aiuta la digestione, così come suggeriscono analisi recenti, tra cui annotiamo uno studio del 2012 apparso sul The American Journal of Clinical Nutrition per cui si stabiliva che le persone che bevono una quantità “media” di tè – circa tre volte alla settimana per più di sei mesi – hanno meno probabilità di sviluppare il cancro nel tratto digestivo rispetto a coloro che non bevono tè.
Tuttavia il livello di evidenza varia a seconda della scelta della bevanda.
Tè nero e verde hanno proprietà antiossidanti, che possono calmare il tratto digestivo e possono ridurre il rischio di cancro gastrico ed esofageo, nel dettaglio, il tè nero, verde e oolong possono modificare favorevolmente l’equilibrio del microbioma intestinale incoraggiando la crescita di batteri benefici.
Ad ogni modo, varrebbe la pena consultare il proprio medico prima di aggiungere tè e tisane alla propria routine, soprattutto perché alcune varietà possono interagire con i farmaci.